da Ansa.it
ROMA - ''Non ho mai proposto la realizzazione di un quartiere a luci rosse, ma solo ribadito che, vista l' insofferenza della gente e che in Italia la prostituzione non e' vietata, la questione puo' essere affrontata anche osservando quanto avviene in paesi come Germania, Francia e Olanda dove esistono zone in cui e' consentita la prostituzione''. Il prefetto di Roma Achille Serra ridimensiona la portata delle frasi a lui attribuite che hanno determinato un forte dissenso dopo l'intervista a REPUBBLICA. Ed e' subito polemica.
Il sindaco della capitale Veltroni afferma che ''l'idea di un quartiere a luci rosse e' una risposta sbagliata a un problema reale. Il fenomeno della prostituzione e dei suoi effetti sulla vita della citta' va risolto ma certamente il modo per risolverlo non e' quello. Non e' la strada giusta e non e' un caso se le grandi citta', da Parigi a New York, stanno facendo sforzi proprio nella direzione contraria, combattendo il fenomeno della localizzazione in certe zone determinate delle attivita' legate alla prostituzione. I quartieri a luci rosse, infatti, finiscono inevitabilmente con l' essere luoghi in cui si concentrano varie forme di attivita' illecite''.
No anche dal sindaco bolognese Cofferati secondo il quale ''non c'e' un progetto di questa natura per Bologna'' e dal sindaco napoletano Iervolino che giudica impraticabile l'idea.
Contrari anche il ministro Prestigiacomo e Tajani secondo il quale 'Roma non e' Amsterdam'. Giovanardi giudica sbagliata la proposta.
L'unico ok viene invece da Calderoli: ''Bravo Serra, sono anni che ci battiamo, come Lega Nord, perche' la prostituzione venga allontanata dalle strade e possa svolgersi soltanto in luoghi ad essa deputati, con i conseguenti controlli medici e di ordine pubblico e le sacrosante tasse''.
*-*-*-*-*-*-*-*-*
Voi cosa ne pensate? Da un lato direi che sarebbe giusto avere certi quartieri per "racchiudere" questa attivit