Io credo, pur con tutto il rispetto per la signora Bernardini (con la quale confesso e' difficile confrontarsi quando si è su posizioni distinte) , che sia ora di porre fine ai gesti eclatanti che sono solo fini a se' stessi e molto autoreferenziali, ma non producono nulla di concreto.
Bisogna passare a proposte che devono venire pubblicizzate seriamente, in maniera reiterata quasi ossessiva.
Proposte che devono avere sostanza non solo rilevanza mediatica.
Pensate solo che alla gente non frega nulla delle tante manifestazioni di protesta o disobbedienza civile davanti al Parlamento, per il cittadino sono tutte uguali.
Se invece la proposta della coltivazione viene calata non solo in un contesto o fine ludico, ma anche come risorsa economico-occupazionale, allora l'appeal del problema potrebbe divenire assai differente.
Intendo dire che una proposta legislativa che rimodulasse il concetto di coltivazione in termini che oltre a renderlo lecito a specifiche condizioni, favorisse ipotesi evolute di CSC che permettessero anche sbocchi occupazionali.
Basta slogan cerchiamo di "quagliare" con poche chiacchiere e più fatti.



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