Caro Barbone io ovviamente ci sto.
Propenderei però per la creazione ex novo di un forum, perché credo che si debba dare un segno di novità ed autonomia, rispetto a posizioni che giudico un poco stereotipate, e ormai avvizzite in ruoli di puro contrasto sterile con Serpelloni, nei cui confronti mi pare molti soffrano una sorta di sindrome molto simile a quella che parte della sinistra nutre verso Mr. B..
Il problema, a mio avviso e' quello di fare un salto di qualità consistente nel passare dalla protesta ad una vera tangibile proposta.
Proposta significa coagulare attorno ad un numero rilevante di persone riunite in un movimento, non necessariamente partitocratico, un documento che può avere un valore primo di tutto normativo e che può avere un riflesso anche politico.
In buona sostanza,dobbiamo proporci come interlocutore normativo, attraverso un disegno di legge che modifichi sostanzialmente e veramente la L. 49/2006 che ha modificato il DPR 309/90.
Dobbiamo avvalerci della consulenza di operatori scientifici, penso subito al dott. Grassi che è una vera autorità in campo biologico e tossicologico .
Dunque un progetto non solo freddamente legislativo, ma anche un percorso che tenga conto di altri profili umani e connessi proprio con la quotidianità della coltivazione ad uso personale da parte di taluno o della assunzione.
Mi fermo qua, perché credo che bisognerebbe stabilire una data ove effettuare una convention, nella quale già delineare le linee essenziali .
Importante nel frattempo creare il movimento.
Una volta esistente il gruppo si potranno operare confronti con altre realtà.