Al di là delle valutazioni tecniche, (non so in quale modo diverso dall'aprire il telefono ci si possa munire del codice IMEI) io credo che effettivamente l'agente abbia inteso procurarsi - indebitamente - il codice IMEI, per eventualmente proporre l'intercettazione telefonica dell'apparecchio, o, comunque, creare una situazione di pressione, perchè i suoi amici sono stati trovati in possesso di stupefacenti.
Penso anche che la perquisizione possa non essere stata casuale..
Non dimentichiamo che una volta conosciuto il codice IMEI, il mutare scheda telefonica diviene una accuratezza inutile, perchè la conoscenza di tale codice permette l'individuazione costante del telefono.
Potrebbe trattarsi di attività preliminare ad ulteriori indagini.