Vorrei esprimere un ulteriore pensiero senza scatenare una guerra.
Al di là del metodo di approccio che winni ha utilizzato, che può essere discutibile, non ho visto molta maturità e ponderatezza in come si è gestita la faccenda.
Normalmente non vedo la chat poichè mi collego con javascript disattivati per ragioni di sicurezza, ma l'altra sera mi trovavo fuori e agganciato ad un wifi libero e riuscivo a leggerla, e onestamente mi è dispiaciuto leggere offese gratuite nei suoi confronti, prima del suo ban credo, dato che era in chat.
Ora fidarsi è bene, non fidarsi è meglio e su questo siamo tutti d'accordo, non sappiamo chi sia realmente, ne se sta dalla parte oscura o dalla nostra.
Tutti qui dentro vogliamo cambiare il mondo, cambiare il nostro paese, cambiare il modo in cui chi fa uso di marijuana viene visto, di dire la nostra ed essere ascoltati: e se questa fosse l'unica occasione che ci è stata concessa per esprimerci?
Anche a me fan cagare le reti mediaset, ma chissenefrega! Perchè partire da preconcetti? Perchè essere prevenuti?
Non sto giustificando il modo in cui winni si è approcciato a noi, son anch'io dell'idea che probabilmente avrebbe dovuto contattare un amministratore, dargli le generalità ecc ecc, ma non pensate che a volte avvicinarsi ad un mondo sconosciuto ci porti a fare dei passi falsi, specie sapendo come questo mondo sia popolato da persone reticenti a rivelare la propria identità per ovviee ragioni? E rispondere "vattene sarai sicuramente uno sbirro" e via dicendo non è stato molto diplomatico.
Ho espresso la mia opinione, cosa che non feci nel post di presentazioni di winni per il timore di andare controcorrente troppo "giovane", vista la mia data di iscrizione in questo forum.
Non dico "facciamolo!", dico "ascoltiamolo e riflettiamo, con saggezza e cautela".
Peace



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