Citazione Originariamente Scritto da smilzo Visualizza Messaggio
In Italia c'è un numero di avvocati enormemente sproporzionato rispetto agli altri paesi europei.
In parlamento da parecchio tempo l'ordine professionale più rappresentato è di gran lunga quello degli avvocati.
Le leggi vengono scritte appositamente ambigue e reinterpretabili in maniera che il sistema si autoalimenti. Bisogna essere medici per capire e sfruttare appieno le terminologie mediche.
Se le leggi fossero redatte da chi rappresenta davvero il cittadino non ci sarebbe bisogno di avvocati perchè sarebbero comprensibili a tutti.
Il problema è che in Italia chi pensa e scrive le leggi non è ne rappresentante ne tanto meno al servizio del cittadino.
Caro Smilzo,
mi permetta di dissentire da Lei, non tanto sul numero inverosimilmente assurdo di avvocati presenti in Italia (molti dei quali ho constatato - quale membro di commissione d'esame - del tutto inidonei alla professione), quanto sul fatto che le leggi sia concepite per "autoalimentare il sistema".
Dissento, inoltre, sulla affermazione che se le leggi fossero chiare non vi sarebbero avvocati.
Voglio essere sintetico, ma Le rammento che la professione di avvocato non è stato concepita negli ultimi anni, ma ha (come Lei ben sa) salde radici nella Grecia socratica e nella Roma ciceroniana.
Dunque si tratta di una professione venutasi a formare, proprio per sostenere il cittadino nelle sue dispute legali, posto che, per quanto le leggi siano chiare (e quelle greche e romane lo erano molto più di quelle attuali), il cittadino in sè non può avere, nè avrà mai la competenza necessaria per farle applicare tutte in giudizio.
Ciò, quindi, dimostra che non è affatto vera la conclusione cui Lei perviene, secondo la quale con altro passo normativo, anche di maggiore chiarezza, non vi sarebbe necessità di avvocati.
Mi permetta di ricordarLe la mia quotidiana esperienza che verifico dinanzi all'Ufficio del Giudice di Pace, ove talora, mi trovo e dove spesso incontro cittadini comuni che intendono difendersi personalmente (come è loro diritto per controversie sino a 1000 euro).
Per quanto si tratti di vicende che non concernono leggi particolarmente complicate (divieti di sosta, eccessi di velocità, altre violazioni del CdS) mi creda sentiamo delle tesi che non stanno nè in cielo, nè in terra e, in pari tempo conclusioni e pretese analoghe.
Se pretendo di inventarmi elettricista, io che non ne capisco nulla, certamente faccio dei guai.
Ed allora, una volta per tutte, smettiamo di gettare addosso qualsiasi negatività alla categoria degli avvocati, molti dei quali dovrebbero certamente fare altro, ma molti altri dei quali svolgono quotidianamente il loro lavoro in silenzio e con coscienza.
Quanto a come fanno le leggi i parlamentari, sono d'accordo con lei, ma a questo punto non si tratta più di competenze professionali, bensì di intelligenza, senso comune e, soprattutto, rispetto e tutela dell'interesse dei cittadini.