Philmusic non interpreti alla lettera lo scritto del giudice. E' evidente che ove un soggetto dimostri di avere sue capacità economiche lecite, la presunzione che una parte dello stupefacente possa essere destinato allo spaccio viene superata.
Poi la fonte economica può essere un'attività lavorativa, lo stato di benestante, i risparmi etc., ma l'importante è' che si possa escludere che lo stesso abbia necessità di spacciare per recuperare le spese relative allo stupefacente.
Certamente se una famiglia e' più abbiente....ma non ricaviamone un automatismo.