Ognuno la pensi come vuole.
I miei giudizi - soprattutto sulle persone - non contano nulla, anche perchè mi piace dare giudizi positivi e non negativi, come, invece, dovrei fare per rispondere ai quesiti che cortesemente mi ponete.
Io credo che non basti sollevare polveroni o dar vita a gesti eclatanti (ma fini a sè stessi) e spesso folkloristici (per non dire di peggio), per potere rivendicare meriti.
Chiedo solo di considerare che cosa hanno determinato e provocato i vari triti sit in, le varie inutili forme di disobbedienza civile (con vasetti coltivati et similia)? niente di niente sul piano legislativo.... solo pubblicità, potere e visibilità a chi l'ha fatto, che ha ottenuto seggi parlamentari, interviste, pagine sui giornali, accreditandosi come paladini delal libertà, ma che un progetto di legge serio mai l'hanno elaborato, pur potendolo (e dovendolo) fare posto che sono stati eletti a tal fine.
Si pensi alla misera fine dei referendum sulla giustizia, che nonostante il discutibile abbraccio con mr. B. (che è considerato - a torto od a ragione - il male assoluto, ma che quando è andato a firmare è stato accolto dai radicali con tutti gli onori possibili), non hanno raggiunto il quorum.
Il quesito sugli stupefacenti era, addirittura, giuridicamente ridicolo.
Invece di ammettere le proprie carenze strutturali ed organizzative, facendo un bagno di umiltà, la signora onorevole di cui Lei parla annuncia pomposamente ricorsi, quando un bel tacere sarebbe stato preferibile.
Sui 5 Stelle, beh...la loro proposta di legge sarà anche la seconda più votata, ma lo è perchè lo votano loro.
Il problema è che il tema della droga è politicamente redditizio, perchè .
1. a destra ci sono i talebani alla Giovanardi che si accreditano come i difensori e paladini della società facendo bella mostra della loro ignoranza scientifica e giuridica,
2. a sinistra ci sono altrettanti talebani, che cavalcano una sommessa protesta, per raccogliere il loro bacino di utenza di voti, in assenza di progetti seri e di una vera conoscenza del tema.
Posso dire, non temendo smentite di sorta, che denominatore comune ad entrambe le parti si rinviene nell'approssimatività, nella supponenza e nell'ignoranza di coloro che pretendono di affrontare la questione.
Soprattutto a sinistra constato una sorta di autoreferenzialità che porta i politici a temere il confronto con chi non appartenga alla loro sfera di militanza partitocratica.
I politici, in genere, invece, di essere umili, di capire a 360° e di volere fornire un servizio per tutti (che dovrebbe essere il loro scopo) preferiscono confrontarsi solo con persone che siano della loro parte od enturage, accreditando unicamente costoro.
Deriva quindi un quadro limitato ed insufficiente.
Dunque, ancora non si vuole capire che una materia di questo genere, non si risolve populisticamente o con uscite irresponsabili quali la legalizzazione dello spaccio di piccole quantità (Progetto Farina).
Io temo che non si voglia capire che se vi sono state anche minime modifiche interpretative, esse sono figlie del solo lavoro della giurisprudenza, e non provengono in alcun modo da proposte politiche.
I politici di qualunque parte stanno solo cercando, senza una preparazione specifica, senza la volontà di confrontarsi con chi ne sa più di loro, di blandire la gente, credendo che chi coltiva o fa uso di cannabis, sia pronto ad accettare qualsiasi stupidaggine che venga propinata, senza valutarla criticamente.
Questo è il problema.
Ma la colpa, permettetemi, è anche di chi accetta questo modo di proporsi.
Persone che sono pronte a fare le pulci su tutto, quando si parla di cannabis, abbassano le loro difese critiche e si mostrano disponibili dinanzi a qualunque tipo di apertura, anche se impossibile o controproducente.
In questo modo si mina la propria credibilità individuale e di gruppo.
Scusate lo sfogo. Ma passano i mesi e nulla cambia.
Ci si aggrappa, per i destini di tanti indagati/imputati alla futura decisione della Corte Costituzionale, che, però, non innoverà nulla per quanto attiene al problema più importante e cioè quello della coltivazione.
Ed intanto la casa brucia ed i suoi occupanti litigano.....