Gli allucinogeni, a seconda del tipo, esercitano un azione più o meno intensa e lunga di disgregamento momentaneo della nostra struttura razionale del pensiero, permettendo alla nostra consapevolezza silenziosa di affiorare, senza essere soffocata costantemente dal nostro dialogo interiore, come avviene solitamente durante il periodo di veglia. E' anche quello che ci succede quando ci addormentiamo e sognamo.
Per la mia esperienza, è possibile farlo anche volontariamente, in modo naturale, senza usare sostanze psicoattive, durante la veglia, come esercizio mentale di concentrazione e meditazione.
Non è per niente facile, soprattutto all'inizio, perché nella nostra cultura siamo stati educati, fin dalla più tenera infanzia, a parlare il prima possibile e ad usare esageratamente il nostro lato razionale-linguistico. Per questo la gente vive costantemente nell'identificazione della propria consapevolezza col proprio pensiero razionale, espresso col dialogo interiore incessante, e spesso senza controllo, che la mente produce. E nell'ignorare costantemente la consapevolezza del lato silenzioso, che, se affiora durante la veglia, viene chiamato "allucinazione" dal lato razionale.
Le culture preistoriche, attraverso le piante "magiche", gli "allucinogeni", la meditazione, il silenzio, la musica, la danza, l'arte, il digiuno, i rituali, la sessualità, cercavano di rendere possibile una facile sospensione del dialogo interiore, per permettere al nostro "magico" lato silenzioso di affiorare e manifestarsi pienamente anche durante la veglia.
Chi ha fatto delle esperienze con gli allucinogeni, con una certa consapevolezza, potrebbe avere ricevuto un aiuto, una traccia, per intraprendere un cammino interiore di controllo naturale, consapevole, del proprio lato razionale-linguistico.
Chi riesce a controllarlo, realizza che le persone, che si sbattono costantemente e disordinatamente per cercare la loro felicità, in realtà avrebbero bisogno di "niente", solo di sapersi fermare dentro per un attimo e fare silenzio interiore a proprio piacere, per assaporare la semplice felicità di essere vivi, in ogni situazione. E conoscere meglio se stessi.
Secondo me, chi non ha un buon controllo della propria mente non dovrebbe provare gli allucinogeni e nessuna droga, perché rischia di andare fuori di testa più di quanto già non sia. Comunque troppi allucinogeni forti e troppo spesso possono mandare fuori di testa chiunque, le culture sciamaniche non ne abusavano, ma li usavano in maniera episodica e ritualizzata "magicamente", per riceverne saggezza e insegnamenti da usare in modo naturale nella vita.
La cosiddetta "cultura dello sballo a tutti i costi", secondo me, esprime la follia ignorante di chi non è consapevole del proprio lato silenzioso, di come gestirselo e ne sente la mancanza.