Mossa eversiva
di Antonio Padellaro
Sconfitto dagli elettori, Berlusconi non intende mollare palazzo Chigi e chiede l’annullamento del risultato. Ma quello stesso voto sul quale egli lancia a vanvera accuse irresponsabili di brogli è stato giudicato corretto e regolare prima dal suo ministro dell’Interno e poi dal presidente della Repubblica. Siamo di fronte a un fatto gravissimo e senza precedenti in qualunque paese democratico dove non si è mai visto un presidente del Consiglio che si rifiuta di accettare il responso delle urne. Berlusconi non vuole aspettare la decisione della Corte di Cassazione a cui la legge affida la convalida delle elezioni perché sa benissimo che la ratifica ci sarà , visto lo scarso numero di schede contestate. E allora l’ex premier pretende una sua commissione di verifica del voto per la cui immediata istituzione ha già pronto un decreto sotto il quale pretenderebbe la firma di Ciampi. È inutile dire quale risposta ha ricevuto dal Quirinale ma ciò evidentemente non lo ha fermato. Annunciando che il voto «deve cambiare» Berlusconi cerca adesso in maniera scoperta di far salire la tensione nel paese fomentando il sospetto di uno scippo perpetrato dalla sinistra ai danni del suo elettorato. Di fronte al carattere eversivo di questa mossa disperata occorre tenere i nervi saldi mantenendo la piena fiducia nelle istituzioni. Ora basta. Berlusconi deve andarsene a casa.