Cari amici, rinuncio a formulare nuove proposte perché mi rendo conto sia di non riuscire a spiegarmi, sia di non riuscire ad aprire un confronto dialettico utile, perché devo prendere atto che le mie idee non sono condivise da una parte importante di coloro che si battono per il superamento della Legge FINI-GIOVANARDI.
Taluni saranno contenti, ma tant'è.
D'altronde è giusto, ad ognuno il proprio mestiere, io come legislatore o politico proprio non ho stoffa, né, comunque, è questa una mia ambizione.
Devo constatare, infatti, che appena si entra nel contesto politico si diviene prigionieri di lacci, di lacciuoli, di tattiche, di strategie, che annacquano la passione e mortificano le spinte al cambiamento.
Io poi, come dice qualcuno ho un carattere "spocchioso".
A chi va bene la Legge Farina, contenti loro..........se dopo aver fatto della lotta alle narcomafie la propria bandiera poi si dice che anche se legalizzano il piccolo spaccio non importa, qualcuno mi deve spiegare il significato della parola " coerenza".
Rientro senza recriminazioni nel mio recinto (o meglio nel corner avvocato) che forse mi è più congeniale.
Permettetemi , però ed almeno, di rivendicare con orgoglio, il mio contributo alla presentazione di eccezioni di costituzionalità, in quanto se si è arrivati dinanzi alla Corte Costituzionale, qualche mattoncino alla causa penso di averlo portato anch'io.
E' indubbio che ho scritto sulla materia molto prima che intervenissero pronunzie di giudici di merito, indicando su sollecitazione di molti di Voi che ringrazio argomenti che hanno formato oggetto di confronto e meditazione.
Per stessa ammissione dei Colleghi che hanno sollevato le questioni, uno spunto giuridico di carattere propedeutico i miei interventi lo hanno fornito.
Giuro che qualunque legge approvino, l'affronterò solo dal punto di vista giuridico, ma senza sconti, statene certi.