Il fatto che io critichi la proposta M5S non vuol dire che voglia tenere la fini-giovanardi.
A me basterebbe che:
1) levassero quella cag. di "tassa e l'autorizzazione obbligatoria" per chi coltiva per uso personale
2) depenalizzassero anche l'uso personale delle altre sostanze, in modo tale che gente innocente possa evitare di finire in galera
Fatte queste modifiche la proposta M5S la accetterei e appoggerei volentieri come punto di partenza accettabile (seppur ancora perfezionabile) per il superamento della fini-giovanardi.
Bisogna che sia chiaro comunque chè la legalizzazione della vendita è uno dei punti d'arrivo finali.
In genere bisognerebbe (lo impone il buon senso) iniziare col tutelare i soggetti più deboli, che in questo caso sono i consumatori coltivatori. Solo in seguito, con altre leggi, sarà possibile, eventualmente, legalizzare anche il consumo. (e ti ricordo che una legge "lampo" è meno accettabile dall'elettorato rispetto ad una legge graduale)
Bisogna chiedersi che motivo c'è di fare antiproibizionismo:
Lo si fa prima di tutto per gente e per i diritti individuali da tutelare ad ogni costo? perfetto, questo si chiama antiproibizionismo.
Ma se lo si fa solo per far soldi passando incuranti sui diritti delle persone, allora c'è un termine diverso ed anche abbastanza spregevole ed è capitalismo
Qual'è la priorità? antipro oppure capitali$mo?
Dovresti porti la domanda: "OK a me va bene, ma agli altri?" "Va bene ad esempio all'eremita nullatenente che sta in montagna pagare una tassa? Può permetterselo? E se i soldi non li ha? Non coltiva? Va in galera? Per qualche pianta ?"
e ancora: "Ok non mi frega della privacy. Schedatemi! A me sta legge va bene... Ma agli altri? Ha forse importanza che a me vada bene ma a molti altri no? Non è che questo invalida del tutto l'obbiettivo dell'eliminazione del mercato nero?"
People! not sheeple!
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