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Discussione: L' on. Farina fuma una canna a Montecitorio

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  1. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da KGB Visualizza Messaggio

    Significa: qualcosa di ben diverso da quello che ho scritto io.
    (e il bello è che appena prima di tentare di "adulterare" la mia frase hai anche riportato la versione originale in un quote
    Davvero noti una differenza tra "ma come fa un venditore a stabilire con certezza il contenuto di THC?" e "come fa un venditore a stabilire con certezza quali principi attivi contenga il proprio prodotto e in che quantità?" ?
    Il thc e cannabinoidi sono principi attivi della cannabis. Il senso della domanda è sempre quello.


    se è adulterata o meno lo verificheranno le autorità tramite controlli sull'erba venduta e sulle metodologie di coltivazione
    Eh, essenzialmente quello che ho detto io. Controlli ferrei e costanti alle imprese di fornitura che coltivano erba che viene poi venduta ai locali e alle imprese di sbocco che sono interessate all'acquisto, e controlli annui a sorpresa a quest'ultime (che non sono altro che i negozi ai quali dovrebbero teoricamente rivolgersi quei soggetti che decidono di non coltivarla per conto proprio ma di comprarla soltanto).

    1)Se vendi liquori puoi dire con certezza che la tal bevanda ha il tot% di alcool.
    2)Se coltivi e vendi ganja non hai alcuna certezza sul contenuto preciso di THC che otterrai. Se ad esempio uno strain ha una percentuale prevista uguale a TOT% di THC nelle cime, può benissimo darsi che la precisa pianta che TU coltivi non raggiunga quel TOT% di THC se la pianta ha avuto problemi e/o non l'hai cresciuta bene. Viceversa se uno è bravo può ottenere un THC maggiore del TOT%. Insomma il TOT% è solo una media statistica.
    Onestamente non riesco a vedere il filo logico di quello che dici.
    Ti faccio uno schemino semplice del possibile scenario: io coltivo una pianta di cannabis. Cresce. Mi frutta. Procedo alla raccolta. Faccio controllare il mio prodotto. Ora grazie a una cosa maggggica che si chiama "scienza" è possibile scoprire la percentuale esatta di qualsiasi principio attivo contenuto nella sostanza. Ti possono dire il tasso di THC, ti possono dire quali cannabinoidi e in che quantità, ti possono dire se nei fiori vi siano state rinvenute tracce di sostanze nocive aggiuntive... eccetera. Fica la scienza, eh? Il fatto è che tu parli di previsioni, "non sai se otterrai ecc.": eh, certo che non lo so, lo saprò appunto solo quando saranno fruttate, e quando saranno fruttate io potrò farmi dire da dei normali tecnici da cosa è composta quella sostanza. Tipo io so che il tabacco Luky Strike contiene 0,8 mg di nicotina. Ora se faccio analizzare quel tabacco da degli scienziati biomedici o anche da uno studente che fa la facoltà di farmacognosia, mi mostreranno che il tasso di nicotina è davvero estremamente vicino a 0,8. Lo stesso si potrebbe fare con la marijuana. Una volta fruttata la faccio analizzare, se il thc è al 7% allora scriverò sul pacchetto (o barattolo, boh) "thc contenuto: 7%"; se sarà al 21% scriverò 21%.

    Quindi la mia domanda (tutt'altro che polemica: era solo una curiosità) era: se lo Stato con una legge stabilisce ciò, come fa il venditore a effettuare i controlli? e che scenari apre questa faccenda del "controllo del THC" ... uno può chiedere un risarcimento se c'è qualche punto % in meno del THC ? e lo Stato (scenario meno improbabile) potrebbe pensare di multare (magari in seguito a ulteriori nuove leggi) chi supera un certo tot% di THC ?
    Stai parlando di cose che non esistono. Nel ddl c'è scritto semplicemente che va indicato il tasso di principio attivo contenuto. Non c'è scritto nulla riguardo limitazioni del principio attivo o multe. Ripeto: tutto ciò che andrebbe fatto sarebbe quello di indicare il reale tasso di principio attivo contenuto nella sostanza venduta. Il che è fattibilissimo.

    Stai sostenendo che esistono spacciatori di mozzarelle, latte, formaggi, latticini ecc? Nel corso degli anni ho pure sentito parlare di ciò che tu chiameresti "spacciatori di vino e champagne" (mai sentito di vino adulterato?)
    Ti faccio notare che esiste un termine specifico per ciò a cui fai riferimento e quel termine non è "spaccio" bensì sofisticazione
    Dal punto di vista lessicale "spacciatore" è, di solito, colui che vende sostanze illegali.
    Gesù, a parte il fatto che le mozzarelle non hanno principi attivi psicoattivi, resta il fatto che aggiungere sostanze nocive è reato e infatti quando vengono scoperte queste cose i prodotti vengono ritirati dai mercati e i produttori (di mozzarelle) vengono perseguiti penalmente. Il mio era un discorso che stava a significare: Il proibizionismo ha portato a una riduzione della qualità delle sostanze, uno stato di non proibizione servirebbe proprio ad alzare il livello qualitativo. E se non si fanno controlli sul prodotto allora tanto vale comprarla dagli spacciatori, il rischio di beccare roba fetazza, come si dice a Napoli (credo), è lo stesso.
    Se invece si fanno controlli io posso sapere, oltre al tasso di thc&principi attivi, anche se l'erba presenta sostanze aggiuntive nocive.

    Non trattengo le risate quando parli di "controllo della % di THC", tramite narcotest e poi parli di "adulterazioni" (aka sofisticazioni) come se le due cose fossero la stessa cosa; così dimostrando di non avere la minima idea del fatto che le due cose non hanno assoluta relazione.

    Posso benissimo dimostrarti che esiste la ganja adulterata che contiene anche tanto THC
    Rotfl, ma cosa. Non ho assolutamente detto questo. L'ho scritto sopra cosa ho detto e lo riscrivo: ho detto che sono necessarie analisi narcotiche perché è necessario che io sappia il tasso di thc nella marijuana o nell'hashish che compro. Magari io voglio comprarmi un prodotto che abbia un thc sul 17%, perché dovrei incorrere in prodotti che hanno un thc al 27 o al 7 percento? Inoltre se uno non mi sa dire che thc possiede perché non l'ha fatta analizzare, significa che non ha nemmeno idea se il prodotto contenga sostanze nocive.


    <PARENTESI>
    (nota: l'ART3 dice espressamente "cannabis indica", non dice "tutto tranne la cannabis". )
    Non capisco però perchè dica "cannabis indica" ... vorrebbe dire che se la coltivazione personale è di
    Cannabis Indica si va in galera. Se invece è di altro tipo (Sativa o Ruderalis) non si rischia nulla ?
    Forse non è quello che sperava chi ha scritto la legge, ma a me andrebbe bene Mi premunirei di semi di sativa o ruderalis e riempirei il giardino senza bisogno d'esser schedato
    </PARENTESI>

    Dice anche altro: fa riferimento a "autorizzazioni" e non solo in merito alla vendita.
    Se uno scrive che "Non sono punibili la coltivazione per uso personale di cannabis indica" [Art. 6.b]
    dopo aver nell'Art 3 esattamente l'opposto:

    1. Al di fuori delle autorizzazioni di cui all’articolo 1, la coltivazione, l’acquisto, la produzione, la vendita e la cessione di cannabis indica e di prodotti da essa derivati sono puniti ai sensi dell’articolo 73 del citato te sto unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. [Art. 3.]

    Quindi quale articolo vale?
    l'articolo 3 o l'articolo 6.b ?
    Questa io la chiamo "incongruenza" o "frasi contrastanti". [IMO, eh!]
    Io questa la chiamo "difficoltà nella comprensione del testo". Se davvero non riesci a capire dove sbagli, rileggi il ddl un'altra volte e leggi anche gli articoli a norme esterne a cui fa riferimento. Perché davvero dici delle mostruosità, ad esempio: "vorrebbe dire che se la coltivazione personale è di Cannabis Indica si va in galera" in questa breve frase ci sono ben due errori gravi; notare poi come metti il punto alla fine, invece che di un punto di domanda.
    Se non capisci il significato almeno non avere la tracotanza di dire "È contraddittorio!", ma abbi l'umiltà di dire "Non ho capito". E non venirmi a dire "ho scritto IMO", perché sarebbe una presa in giro. Fai post lunghissimi (per carità, falli pure, cinque minuti a leggerli me li posso pure concedere) dove fai discorsi. Citando la frase di un brano di un gruppo italiano: "Se qualcosa non vi è chiaro, fate domande, non fate discorsi", e tu di discorsi ne fai tantissimi, dicendo cose inesatte e accusando gli altri di dire inesattezze.
    Ultima modifica di M'agganjo; 31-01-14 alle 17:22

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