se gli aderenti fossero numerosissimi (ad esempio tutti gli abitanti di un piccolo paese) sarebbe un precedente interessante.
Non potrebbero arrestare tutti quanti, e verrebbe riconosciuta come pratica comune.
Probabilmente verrebbe riconosciuta come pratica culturale accettata...
C'è la situazione boliviana ad esempio, anche se, seppur l'argomento è simile, riguarda la foglia di coca.
Hanno ottenuto dall'ONU il riconoscimento che essa fa parte delle abitudini del popolo (come da noi il caffè) e quindi se fosse applicata anche in Bolivia la legge che reprime l'uso della pianta di coca (non cocaina eh!) la quasi totalità della popolazione sarebbe da incarcerare.
Quindi evo Morales ha chiesto. e ottenuto.( tramite lettera ) che venisse applicato un comma preciso previsto nell'accordo internazionale Onu sugli stupefacenti, accordo accettato da quasi tutto il mondo (Italia compresa).
Quel comma riconosce che uno Stato può decidere di NON perseguire l'uso di sostanze che è ormai parte delle abitudini comuni dei suoi cittadini. (onde evitare appunto di fare arresti di massa)
Alla fine la sua richiesta è stata accettata e la popolazione boliviana può continuare a coltivare coca e masticare le foglie come ha sempre fatto da secoli e secoli.
La Bolivia ha vinto
<<Lo stato sudamericano rientra all'interno delle convenzioni ONU mantendo il diritto a salvaguardare la pratica della masticazione delle foglie di coca, nonostante l'opposizione dell'asse proibizionista capitanato dagli Stati Uniti (e dall'Italia di Serpelloni).>>
link: http://fuoriluogo.it/sito/home/mappa...-ha-vinto#more
qua c'è la lettera di Morales all'Onu:
http://fuoriluogo.it/sito/home/archi...es-allonu#more
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comunque l'idea della piantagione di "quartiere" o "piantagione cittadina" non è male
sarebbe una mitica azione sovversiva!!![]()
una di quelle che potrebbero cambiare veramente le cose!
(ma tocca coinvolgere veramente molta gente ed è indispensabile che sia la stragrande maggioranza del paese/quartiere.