credo che solo in caso di quartiere/paese potrebbe funzionare.
Ad esempio persone che partecipano direttamente alla gestione/manutenzione della coltivazione.
Gente che apportino propri mezzi (palette da giardino, vasi, terra, ecc)
Per le cose più costose potrebbero far colletta (per ridurre i costi), tipo per le lampade e la bolletta.
Immagina le indagini:
un giudice che vede i rapporti, secondo i quali un intero quartiere/paese partecipa attivamente alla coltivazione. Come può tirare in ballo lo spaccio? non può!
Un requisito chiave:
I frutti devono essere liberamente fruibili da tutto il quartiere.
Non c'è modo per un giudice di azzardarsi a pensare d'arrestare tutti. Se avvenisse ci vorrebbe l'esercito per arrestarli e il giorno dopo avremmo rivolte in tutt'Italia.
Quindi non credo ci sia problema.
manca solo il quartiere giusto 
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OT:
riguardo la coltivazione in ospedale, credo che sia tutt'altro che impossibile.
Anzi, è molto probabile che in futuro avvengano casi del genere. Già a Torino stanno avviando una coltivazione comunale gestita dal comune per i malati.
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"invece cosi "a distanza" si potrebbe fare" <---- NO
A "distanza" non va proprio bene. Deve essere gente della stessa comunità. Inoltre devono curare personalmente le piante (agire fisicamente, non basta la firma).
Inoltre devono essere di una zona precisa (es: centinaia di persone di un paesino o di un quartiere), in modo che venga giustamente percepita per quella che è: "una normale caratteristica della società del posto", insomma, diventa accettabile perchè lo fanno in molti in quel luogo. (purtroppo è così, la mentalità della legge si basa sul conformismo)
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Nota importante: deve essere ristretta ad un quartiere/paese perchè così non è nemmeno possibile (fisicamente) trarre in arresto tutta quella gente.
Perchè la popolazione del posto (coltivatori e non) lo impedirebbe.in tutti i modi 

----------------------- @booster180
per far capire alla gente del quartiere che coltivare cannabis è moralmente legittimo, prova a fargli vedere questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=JqQOMYxNsF8
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Disclaimer: In questa discussione non si intende in alcun modo istigare qualcuno a coltivare cannabis.
Coltivare cannabis senza regolare la autorizzazione dello Stato è considerato reato dalla legge italiana. (e in alcuni altri paesi europei)
Le opinioni espresse in tutta questa discussione sono solo
opinioni personali su come una
ipotetica comunità, che avrebbe
comunque coltivato cannabis, avrebbe potuto ridurre il danno, nella situazione proibizionista contemporanea
*,
ad esempio: fini-giovanardi e poi 309/90, o altri contesti proibizionisti presenti
in altri paesi.
Quindi la discussione in oggetto è solo una questione
puramente teorica e va considerata come semplice discussione politica, come prevista dai principi di
libertà d'espressione e libertà di pensiero, presenti in quasi tutte le leggi costituzionali dei paesi del continente europeo.
**
*Vedasi concetti come "Proibizionismo" e "Harm reduction" per approfondire, si trovano anche in rete.
**ad esempio, anche nella Costituzione Italiana, tedesca ecc.,
ma non in quella della monarchia assoluta
vaticana.
Se sei un cittadino vaticano sei pregato di interrompere subito la lettura e di dimenticare tutto ciò che hai appena letto in questa discussione