Il limite del numero di piante è vero che non stabilisce un limite chiaro alla produzione, ma ha il vantaggio di definire una condotta legalmente accettabile, per quanto riguarda la coltivazione privata, in modo che il cittadino sa quello che può fare e quello che non può fare. Conseguentemente non vi sono condotte ambigue.

Lo stesso discorso vale per i quantitativi detenibili per strada. Un limite di 5-10 grammi mi sembra ragionevole. Per quanto riguarda le vacanze credo che con una legge non scritta con i piedi dovrebbe essere il magistrato a comprendere la situazione....

Quello che però deve essere chiaro è che per combattere il mercato illegale non è sufficiente regolamentare la coltivazione domestica. Bisogna permettere l'approvvigionamento anche alle persone che non intendono o non possono coltivare. Personalmente non mi dispiacerebbero i dispensari e una normativa che regolamenti la coltivazione privata, cosi mollo tutto chiedo i permessi e mi compro qualche serra, però credo che si debba cercare di far passare il modello dei cannabis social club in quanto è più razionalmente prevedibile che siano accettati. O comunque promuovere entrambe le soluzioni.