ad esempio: vedi gli USA. Non è cambiato nulla negli americani negli ultimi anni.
Chi odiava gli hippy e i giovani/vecchi cannabinici li odia ancora. L'unico motivo dell'ondata filo-legalizzazioni sono i soldi. Anzi, in molte parti neppure bastano a convincerli: http://www.fuoriluogo.it/sito/home/m...organizza#more

Troppo spesso i modelli di legalizzazione (vedi molte prop. di legge nostrane ) presi in considerazione sono un "approccio repressivo" alla legalizzazione: controlli casa per casa, autorizzazioni e tassa (speriamo che vengano veramente rimossi dalle proposte! )

Ho trovato in rete un esempio riassuntivo dei motivi che NON devono essere considerati come "motivi principali" in un approccio di legalizzazione che voglia essere veramente antipro e veramente antirepressivo:
Certo che se questa è la posizione più antiproibizionista del Pd che dovrebbe essere il partito più disposto a parlare di legalizazione o almeno depenalizzazione, non credo si arriverà a nulla di buono con la nuovo legge.
Civati ha detto cose ragionevoli ma fa chiaramente capire che l'andazzo nel palazzo è ben diverso.. e mi pare anche all'interno dello stesso PD. Dove si prendono i voti per far passare una legge buona? Qualcuno del PD, credo i 5stelle (solo se autorizzati da sua santità), sparuti ribelli di altri partiti. Non sono assolutamente una maggioranza.. ma neanche si avvicinano.
Secondo me l'unica via è puntare sui unici due fatti che i probizianisti possono ascoltare:
-i drogati (come li chiamano loro) in carcere sono un costo inutile,
- la droga (parola che a loro piace molto) potrebbe fare incassare allo stato un bel gruzzolo e sopratutto liberare la polizia per lavori diciamo più utili che inseguire i ragazzini che hanno un grinder.

Sono argomenti che trovo un po' stupidi, ma gli unici che può capire un asino parlamentare di destra!
In ogni caso, scommetto che la nuova legge confermerà l'impostazione proibizionista in toto. Daranno qualche concessione inutile o magari utile ai grandi trafficanti (che invece andrebbero ferocemente combattuti) in modo da poter dire che hanno reso la legge più in linea con le nuove spinte antiproibizionista mondiali che loro condividono.
OVVIAMENTE MENTENDO!
tratto dal post:
http://www.overgrow-italy.nl/forums/...tml#post292063

Il punto è che legalizzando unicamente partendo da quei due presupposti si rischia facilmente di tornare al proibizionismo in pochi anni.
Una legalizzazione simile infatti non deriverebbe dalla comprensione della pura e semplice verità (ovvero che: la repressione è sbagliata) ma da semplici interessi economici, quindi basterebbe il ritorno di un Serpelloni/Giovanardi al governo e una nuova legge proibizionista potrebbe essere tranquillamente accettata con silenzio e senza suscitare scandali nella popolazione italiana (perchè sarebbe ancora una popolazione che accetta tranquillamente le leggi repressive)