Cari amici,
desidero informarvi che sto valutando la fondatezza di una nuova questione di costituzionalità rivolta alla legge JERVOLINO-VASSALLI, e riguardante la mancata previsione dell'uso personale, quale esimente della coltivazione.
Vale a dire che intendo denunziare la disuguaglianza di trattamento fra detentore (che abbia acquistato in piazza per il proprio consumo) e coltivatore che abbia prodotto per il proprio uso.
La Legge JERVOLINO-VASSALLI sotto questo aspetto non è differente dalla L. 49/2006 appena abrogata, ma credo che ci sia un elemento di novità che è dato
1) dalla decisione 757/GAI/2004, che all'art. 2 prevede la non punibilità di tutte quelle condotte che risultino finalizzate all'uso personale, nei paesi dove l'uso personale è depenalizzato (e tra queste la coltivazione).
Non vi sarebbe mai stato un serio confronto fra la norma interna (art. 73) e quella di diritto comunitario.
Da qui la possibile violazione degli artt. 3, 24 e 117 Cost. ;
2) dalla circostanza che l'abrogazione della L. 49/2006, che era stata presa come elemento valutativo dalla sentenza 24 aprile 2008 delle SSUU che aveva negato la possibilità di riconoscere la non punibilità della coltivazione domestica, permette, però, la proposizione di nuove argomentazioni.
Su tutte proprio la sentenza sopra ricordata ha perso efficacia, perché si basava su argomenti che ora non possono più essere - a mio parere - proficuamente utilizzati.
Vi terrò informati, perché, le prime questioni verranno proposte nei prossimi giorni.
In ogni caso credo che sia necessario anche un sostegno a livello di idee e pubblicizzazione a questo serio tentativo di sanzionalizzare questa condotta.