@M'agganjo
c'entra, perchè rispondevo a madman che diceva che non tutti i consumatori di frutta/verdura coltivano la frutta/verdura che consumano. Quindi ho spiegato che nel caso della ganja le cose andrebbero diversamente perchè chi fuma ganja in genere (quasi tutti) la coltiverebbe.
basterebbe, no? 3,6 milioni che coltivano e mezzo milione che scrocca. È sostenibile.Quanti coltivano? Quanti coltiverebbero in seguito ad una legalizzazione dell'autoproduzione? Per me non così tanti. Magari mi sbaglio, magari su quattro milioni di consumatori si metteranno a coltivare 3.600.000,
solo se si commetterà il grave errore di chiamarlo ancora mercato quando la ganja sarà liberamente coltivabile.ma ciò non toglie che un mercato va comunque regolamentato.
dici? io lo farei.Dai per scontato che tutti la regalerebbero a destra e manca, onestamente non mi sembra uno scenario possibile.
e tu? (sarebbe bello fare un sondaggio ... )
strano, il buco legislativo è grosso come una casa ... e poi non sono l'unico ad averlo notato in questo forum ..Sarà, io non vedo buchi legislativi nella nostra legge. Per coltivare o detenere qualsiasi tipo di stupefacente ci vuole l'autorizzazione del ministero della salute. Al di fuori di queste autorizzazioni ci sono sanzioni amministrative e pecuniarie (in caso di consumo personale) oppure sanzioni penali e pecuniarie (spaccio). Non vedo davvero come si possa pensare di istituire dei csc senza una radicale riforma alla legge sulle droghe...
La legge prevede che non è reato il consumo/possesso personale. Però la legge non prevede COME io possa ottenere quella "dose" personale. Questo lo chiamo "buco legislativo", a meno che la legge non intenda spingermi a comprare dal mercato nero ... cosa che non ha senso, visto che lo spaccio è ritenuto illegale dalla stessa legge..
[*] se leggi bene sul sito ENCOD capisci perchè ciò è difficile.Se aprissimo dei csc qui in Italia penso che si verificherebbe un caso simile a quello francese: chiusura e arresto dei fondatori.[*]
Infatti NON è illegale dichiarare di voler aprire un CSC e registrare l'associazione.
Quello, stando a ENCOD, è il primo passo. Ovviamente se qualche "autorità" si oppone, il progetto CSC si ferma lì.
Non conosco il caso francese ma in Spagna, stando al link fornito da roby, successe così: sequestro CSC e processo, dopodichè venne riconosciuto legittimo e i CSC si diffusero.