leggo solo ora l'evolversi del discorso anche con KGB, e a questo punto quindi Avv. Zaina vorrei chiederLe: ma di fatto cosa comporterebbe e perché in un certo senso sarebbe meglio passare attraverso prima alla distinzione tra legalizzazione per il terapeutico e la desanzionalizzazione per quello ricreativo? sinceramente non mi è chiaro e trovo piuttosto inutile questo dispendio di energie, quando con la legalizzazione per entrambi si taglierebbe la testa al toro una volta per tutte.
poi se si vuol parlare di tutela di un diritto a una cura terapeutica è un altro discorso, ma la coltivazione domestica penso che debba essere vista sotto un profilo più modesto.
e poi mi scusi ma per capire meglio ho un'altra domanda: con la desanzionalizzazione senza legalizzazione ... di fatto la coltivazione sarebbe illegale e quindi si potrebbe essere soggetti a controlli e sequestri?