Condivido pienamente. I termini ricreativo e ludico forniscono ab externo una percezione assolutamente distorta del fine per il quale il singolo utente fa uso di cannabis.
Molteplici possono essere le ragioni, ma è riduttivo l'utilizzo di tali termini per classificare in qualche modo - per diversificare da quello terapeutico-sanitario propriamente detto - un consumo personale.
Io credo che sarebbe sufficiente, proprio per la varietà delle motivazioni, definire il consumo come "personale non terapeutico-sanitario".
Mi rendo conto del fatto che viviamo in un contesto dove la ricerca delle definizioni più efficaci è ormai un imperativo, ma ritengo che la locuzione che propongo ha una sua logica proprio perchè tali e tanti sono i motivi dell'uso personale.