Premetto che sono d'accordissimo sulla questione fondamentale dell'autoproduzione. E qualche anno fa sarei stato d'accordo anche sulla cessione gratuita.
Ora però penso a due cose:
1) il comportamento di coltivatori e consumatori, in uno scenario di totale liberalizzazione, sarebbe un'incognita (più per i primi che per i secondi); tu non la pensi così e vabbè. Mi riesce difficile immaginare un milione di persone che, pervasi da un sentimento di amore e condivisione, diano erba aggratis;
2) Bisogna accettare il fatto di vivere in un sistema capitalistico. Un prodotto come la cannabis, che ha fior di consumatori, non verrebbe mai liberalizzata in quel modo. Uno Stato intelligente farebbe in modo di creare un mercato legale e controllato, così da poterci guadagnare con le imposte. Triste? Sbagliato? Non so, può darsi, ma è così. Per questo dico che bisogna puntare ad una riforma concreta... a me basta che si dia fine alla persecuzione dello Stato verso i consumatori di ganja.
Poi ho da fare una terza considerazione: l'erba gratis non incentiverebbe nuovi potenziali consumatori a provarla e a prendersi il vizio? Lo so che è più innocua rispetto alle droghe legali, ma è comunque un vizio superfluo e che può portare ad effetti negativi. Io odio il paternalismo dello Stato, ma forse per questa cosa un po' paternalista lo sono. È vero che renderla legale può già essere un incentivo, ma renderla libera e gratis lo è eccessivamente.