Mesi e mesi fa c'era un thread simile a questo, io scrissi "Dall'altra parte del mondo ci sarà gente infelice e insoddisfatta della propria vita che starà pensando di venire a vivere in Italia. Più che andarcene dovremmo ritrovare noi stessi"
Andare all'estero significa sicuramente avere più opportunità, avere la possibilità di migliorare la propria situazione economica, o comunque la possibilità di visitare luoghi, conoscere le altre culture, le altre lingue. Però permettetemi di dire che la propria condizione umana non la si migliora attraverso la realtà esterna che ci scorre davanti, ma attraverso quella interna.
"ho sviluppato una tale forza interiore da riuscire a stare bene in ogni situazione, anche in galera" non è una frase da poco, Pawan ha detto una cosa che molte persone non riescono a comprendere perché troppo prese da se stesse. Uno può svolgere il mestiere più faticoso di questa terra, non è detto che sia condannato ad essere infelice e disperato. Cosa può fregarmi se anche l'intero paesello (o paese) in cui vivo mi giudica? È buono essere ossessionati da quello che pensano gli altri su di noi?