@Pawan Kumar: è vero che in questi 35 anni alcune cose sono rimaste invariate (se non peggiorate), però se guardiamo il panorama internazionale non possiamo non notare come l'approccio legislativo stia prendendo sempre più una piega antiproibizionista; il Portogallo, la Spagna, l'Uruguay, il Colorado e gli altri 22 stati americani in cui hanno legalizzato la marijuana terapeutica (dove in alcuni è facilmente prescrivibile). Mezzo secolo fa la proibirono per motivi lobbistici; oggi la vogliono legalizzare per motivi lobbistici (proprio oggi è passata nel congresso americano una legge che permette alle banche di poter finanziare quelle imprese che operano nel mercato legale della marijuana). Mi azzardo nella fantapolitica ma credo che tra meno di dieci anni sarà legale in quasi tutto il continente europeo... anche se credo che ci saranno paesi che lotteranno con tutte le forze pur di tenere in piedi il muro del proibizionismo. Tra quei paesi sicuramente c'è l'Italia e forse la Francia. Ecco, se c'è una cosa che non è cambiata in Italia negli ultimi 35 anni credo sia la mentalità mafiosa e filo-cattolica degli italiani.
La prima ci ha sempre spinti ad agire secondo gli interessi nostri o del nostro gruppo, la seconda ci ha sempre indotti a pensare "non mi piace la droga QUINDI nessuno deve drogarsi".