ringrazio cheese e potpot23 per le risposte. spero di non annoiare nessuno se riporto il seguente brano tratto dallo stesso libro, utile per chi ha problemi di personlita’ simili ai miei e volesse intraprendere la strada della meditazione.
Insidie nel vuoto buddhista ed il vuoto psicologico per le personalita’ borderline:
Le personalità schizoidi tendono a "sperimentare il vuoto come una
qualita’ innata" (Kernberg, 1975) del proprio essere che le rende
diverse dagli altri, che appaiono dotati di quei sentimenti di “amore, odio,
tenerezza, desiderio, lutto" che non riescono a trovare dentro
di se’. La posizione schizoide è stata concepita come una difesa contro
il bisogno intenso di "approvvigionamento emotivo da parte di un oggetto
buono" (Stewart, I985),o come conseguenza del fatto che il paziente “stornava
le pulsioni distruttive dal suo oggetto e le indirizzava al suo Io" (Klein,1946).
Nel caso di queste persone, una meditazione efficace comporta un
processo graduale in cui innanzitutto, si stabilisce un contatto con l’ideale dell’Io con l’aiuto
delle pratiche di concentrazione, in modo da suscitare sentimenti di sicurezza
che contrasti l'insicurezza diffusa e permetta di abbandonare gradualmente il vuoto
tranquillizzante. A questo punto, le pratiche di presenza mentale possono portare alla luce
tracce emotive fino ad allora ignorate.
Nelle personalità depressive, il vuoto è in un certo senso lo stadio
successivo all'esperienza della solitudine. Alla mancanza e al desiderio dell'oggetto
amato si aggiungono un intimo senso di carenza e la convinzione di essere incapaci
di amare. E’ presente a volte un forte sentimento di indegnita’, per cui la perdita dell'altro
viene attribuita alla propria cattiveria (Kernberg, 1975).