Canapamundi è stato il mio weekend, la ghiotta occasione di staccare la spina per riabbracciare i miei enjointer, Canapamundi è stata la ricarica che cercavo..non è stata una fiera ma un altro piccolo magico momento di vita da condividere..tralasciate per un attimo le luci, i rumori, gli stand luccicanti e tutto quello che una manifestazione comporta e immaginatevi una piccola stretta macchina piena di occhi brillanti, grida euforiche, sorrisi beati con polentoni, centristi e terroncelli senza una meta, senza il desiderio di sapere dove porta la prossima curva o cosa ci aspetta quando le luci tornerranno sulla capitale, Canapamundi è stata poesia fatta di parole e abbracci che scaldano il cuore..Canapamundi fatta di persone, di incontri, di una stonata macchinetta dei finanziari davanti all'ingresso che non ha fermato noi e i nostri festeggiamenti, e tra una boccata e l'altra nella ricerca di un cazzo di grinder ti ritrovi pure ad assistere a scene meravigliose che non potrei e non saprei spiegarvi..tacci tua ugo..Canapamundi è lo sguardo del mio maestro alla ricerca di Nemo perché nuotiamo tutti nella stessa merda ma tu sarai sempre due bracciate davanti a me e io ti seguirò sempre..tu che hai un potere enorme che non sai gestire e tutto un mondo tra le mani..e noi sempre pronti a romperti le palle..che bella questa Canapamundi con tutti i suoi operatori del settore stremati dai tre giorni di lavoro, dalle millemila assurde domande dei milioni di visitatori, dalle comitive di ragazzi stretti e affiatati uno dietro l'altro, dalle coppie di anziani decisi a piantare qualcosa di diverso dal solito limone sul balcone, Canapamundi siamo noi e la nostra voglia di evadere, sono i barattoli che tiravamo fuori ad ogni stand, quel frutto magico capace di farci stare assieme senza perderci mai..Canapamundi sono io e il mio zainetto pronto per la prossima avventura..arrivederci Roma..