Sono d'accordo ed è il motivo per cui non ne abbiamo parlato attraverso i nostri canali: quella sorta di "manifestazione" non aveva alcun senso. E ora qualcuno di loro ci sbraita addosso di averli "censurati". Gli stessi che in passato ci hanno rubacchiato articoli per i loro siti senza citare le fonti, gli stessi che ci hanno accusato di essere immischiati in strani accordi tra forze politiche e nuove multinazionali nascenti (esempio Nativa) fomentando un possibile monopolio della cannabis, gli stessi che sputano addosso a qualsiasi cosa abbia a che fare con il business della cannabis (poi però pretendono sempre il banchetto gratis alle fiere di settore). Sta gente va ignorata e stop, è da tempo che lo dico e ora abbiamo solo ulteriori conferme.
Da parte nostra abbiamo cercato di iNFORMARE, cosa che facciamo da sempre, senza fronzoli e senza creare inutili aspettative di alcun tipo (infatti vedi articolo a pochi giorni dalla pronuncia Coltivazione di cannabis: troppe aspettative sulla pronuncia della Corte Costituzionale?).
Ed eravamo già pronti a "tamponare" i titoloni sensazionalistici dei mass media in caso di pronuncia favorevole.
Questo è il nostro ruolo, la nostra mission... l'attivismo è un'altra cosa e le azioni serie in tal senso le abbiamo sempre appoggiate e sostenute, ma purtroppo, azioni serie antiproibizioniste italiane ce ne sono sempre meno.
Quindi continuiamo a portare avanti il nostro lavoro e ogni giorno raggiungiamo persone in più, normalizzando la cultura della cannabis e abbattendo i vari tabu che aleggiano intorno questo mondo.