ciao Simo billo, scusami se intervengo anch'io, ma..... ho alcuni "amici" che fanno parte delle FFOO ed in alcune occasioni siamo entrati in argomento.
Nel 90% dei casi quando una coltivazione domestica viene scoperta, la "soffiata" viene da qualche consumatore che viene "beccato" e che messo sotto pressione rivela quale sia la fonte da cui la sostanza proviene.
In particolar modo quando qualcuno viene trovato in possesso di marijuana "fresca" e non pressata, quindi non frutto di importazione illegale ma di coltivazione domestica, la prima cosa che fanno è effettuare una perquisizione domiciliare del fermato ; se non viene trovata traccia di coltivazione, mettono sotto torchio il fermato per farsi rivelare la fonte. Se il tipo non si fa intimidire ed è "sgamato", li convince di aver acquistato su qualche piazza di spaccio nota, e la cosa finisce li. Ma se il tipo "se la canta", parte la richiesta di perquisizione anche per il nuovo sospettato.
Nel restante 10% dei casi invece è colpa del coltivatore che non mette in atto sufficiente cautela. Di solito è l'odore che viene percepito da qualcuno (vicini, ma anche solo passanti..) che avvisano le FFOO.
La storia dei controlli incrociati effettuati dalle FFOO (consumi energetici, telefonate, etc.) è solo una leggenda.

Perciò, da quanto mi è stato detto, se la coltivazione è effettivamente ed efficacemente "blindata" (filtri a carboni attivi per l'odore, schermatura efficace per la luce) ed il prodotto viene destinato ESCLUSIVAMENTE e strettamente al consumo personale, la probabilità di venire beccati è infinitesimamente piccola. Poi, per carità... la sfiga è sempre dietro l'angolo.