Certo, hai ragione, ma questa è eclatante, più diffusa e usata di tante altre e, soprattutto, estremamente condizionante.
Mi spiego: chiunque trova comodo, per esempio, usare google maps (che comunque traccia l'utente in ogni luogo essi sia), ma è l'utente che decide di recarsi in tale luogo autonomamente. È una app, come la maggior parte delle altre, accessoria alla vita di "tutti" i giorni.
Con Pokemon go accade il contrario, si agisce perché l'app lo richiede, quindi NOI diventiamo accessori dell'app.
Se i dati che mi rubano sono sensibili, non mi sta affatto bene, ma conoscendo il "giochetto" e facendo un po' di attenzione, risulteremo interessanti al massimo per lo spamming. Se, invece, è la stessa app che mi ha chiesto tutte queste autorizzazioni che mi invita a recarmi in un certo luogo e di inquadrarlo con la fotocamera, beh, forse c'è qualcosa di sbagliato...