@ecko credo che le stesse riflessioni vennero scritte all'inizio della rivoluzione industriale, per quanto riguarda l'occupazione.
mi stupisce leggere della meraviglia o dell'indignazione.
peraltro siamo tutti consumatori di catene industriali che hanno divorato milioni di posti di lavoro. per fortuna anche. avete mai letto il resoconto di una giornata di lavoro di un magazziniere amazon? o che voleva dire andare a raccogliere le olive a mano, per fare un altro esempio?
tutto sommato per qualche milione di posti di lavoro in meno, posti di lavoro sottopagati e in condizioni disumane, preferisco un pallone cucito a macchina che a mano.
per quanto riguarda i rapporti sociali l'analisi invece va spostata da tutt'altra parte, non urlare al gombloddo contro amazon... non sarà di certo come compro un detersivo che divento espansivo e sociale.
ma anche di questo.. si urla e si blatera dai tempi di pong, si è continuato a farlo con i c64, le console, internet, i social, la realtà aumentata...
ma anche di questo, di cosa ci si stupisce?
c'è ancora la convinzione che le interazioni sociali vadano regolamentate da persone che non hanno nessuna specializazione in merito, se non perchè esercitano il diritto di possesso, ma solo la convinzione che tutti sono troppo stupidi o troppo selvaggi per gestire autonomamente i propri rapporti interpersonali.
e si parla di disumanizzazione? di pedine? cosa c'è di peggio di non essere liberi neanche nel connettersi con altri esseri umani?
si è sempre convinti che il peggior danno alla propria vita lo facciano gli altri, se non intesi come persona fisica allora diventa un entità indefinibile e misteriosa [i potenti, le multinazionali, ec.ecc.], in realtà il peggior danno lo facciamo noi stessi.
si fa scegliendo l'intolleranza qualsiasi sia lo strumento di comunicazione.
mi tagli la strada in auto? ti ammazzo di insulti
voti dove non voto io? speriamo che schiatti
mangi carne? ti auguro un tumore
l'unico reale problema è che manca la sana e totale benevolenza verso il prossimo.