Il mal di vivere c'è sempre stato e paradossalmente si manifesta in quelle società dove comunque vadano le cose non avrebbe ragione di esistere se confrontato con chi riscontra ogni momento della propria esistenza oggettive difficoltà gravi per sé e per la propria famiglia, quali la fame e la sete o la possibilità basilare di potersi curare da patologie considerate ordinarie nella nostra società e che invece risultano fatali nelle loro condizioni, le guerre e tanto altro purtroppo.
Questo è dovuto oltre all'indubbia fragilità emotiva individuale ( per cui si dovrebbe aprire un discorso a parte) in gran parte alle aspettative a cui siamo spinti dal nostro modus vivendi, al retaggio culturale nel quale ci muoviamo volenti o nolenti e a tutti quei confronti a cui siamo quotidianamente sottoposti che seppure mascherati dal buonismo sono invece molto violenti.
Da qui nascono pregiudizi e frustrazioni che portano a pretendere rivalse generiche contro il sistema o peggio ancora contro la vita stessa non potendo attribuire colpe specifiche a nessuno.
Alcuni rifuggono da tutto questo semplicemente rifiutandolo e vivendo ai margini come molti barboni per scelta altri distorcendo la realtà fino a margini di ribellione da border line o molto peggio e una piccolissima parte di questi disadattati ancora più sensibili prendono la decisione ultime più estrema di togliere il disturbo.
Già, magari anche chiedendo scusa in modo sorprendentemente lucido per il loro gesto peraltro spesso molto ben argomentato .
Il modo estremo per lasciare un segno ed essere finalmente riconosciuti e presi in considerazione.
Tutto questo è molto triste e secondo me pur essendo tra coloro che pensano non esistano i motivi per arrivare a tale gesto, questa cosa va analizzata e compresa più che giudicata.
Le persone più sensibili, empatiche sono le più esposte quando intorno viene a mancare un riscontro oggettivo alle loro aspettative materiali morali o emotive che siano, si apre un varco oscuro in cui può venire risucchiata la parte più inconscia e irrazionale che dovrebbe restare in equilibrio e al sicuro ben protetta nell'interiorità, ossia l'anima stessa.
Riuscire a non abituarsi a digerire tutto il negativo che ci viene sparso addosso dalla natura umana e dagli eventi è la cosa migliore da cercare di ottenere e forse da insegnare, quando si ha la fortuna di poterlo capire.



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