Ragazzi @rastafari80 @GROOW @Yomi grazie a voi delle risposte e del tempo speso per leggere i miei deliri ...

Razionalmente ci sono, a mille e su tutti i fronti. Sono il primo a pensarla come rastafari, non ha il minimo senso preoccuparmi per una persona che ha agito così dopo tutto quello che c'è stato, figurarsi investire ancora tempo e cuore su quella persona.
Sono più di questo. Non posso ridurre me stesso ad un fallimento sentimentale.

Come dicevo il mio destino, la mia promessa di felicità, non può essere determinato da un'altra persona, la mia vita non può valere quanto il "si" o il "no" di qualcun altro.
Mentirei se vi dicessi che non sono ancora cotto di lei, che basterebbe una chiamata o un messaggio per farmi prendere un aereo, ma penso anche che da un lato siano solo speranze, parole mie dettate dal "tritacarne emotivo" (©copyright rastafari80) in cui mi trovo, e dall'altro che se mai dovesse succedere col cazzo che andrei.

Io sono un ingenuo, un romantico, lo sono sempre stato e lo sarò per sempre anche dopo questa enorme batosta. Per me un rapporto si fonda su 3 cose principalmente: innamoramento, fiducia e stima.

Se non si è innamorati c'è poco da fare.
Se non ho fiducia vivo un vita di merda di ansia e terrore.
Se non ti stimo sarò io stesso a trattarti male o peggio, a metterti le corna.

Se viene a mancare anche solo uno di queste gambe, mi siedo sullo sgabello e finisco col culo per terra.

Il problema è che per me era ancora come diceva rastafari, mi dava slancio, forza, equilibrio. Mi svegliavo la mattina col sorriso, con la consapevolezza di amare quella persona, incondizionatamente, gratuitamente, ed essere ricambiato, e sapete tutti quanto è bello.

Sono consapevole anche del fatto che quella persona non esiste più, ve ne sarete accorti pure voi, ora come ora vive per la prossima gara di nuoto amatoriale, è contenta di dormire a 30 anni nella sua cameretta, in casa con mammà, papà e il cagnolino. Ho scommesso coi parenti (che tifano tutti per me) che finirà con qualche suo compagnuccio di nuoto, così potrà passare la vita a continuare a nuotare, andare in spiaggia, in piscina etc.
E voi (ed io stesso) vi chiederete: ma Votto, è tu davvero vuoi questo? Dopo quello che è successo e che hai passato in sti 6 mesi?

E la risposta è NO.

Ma non riesco a dirla ad alta voce, non so se ci credo davvero o se lo dico solo per farmi forza ed andare avanti. Questo è quello che mi terrorizza al momento (un momento lungo 6 mesi). Non voglio continuare così, non voglio rimanere in questo limbo, ad aspettare che passi o peggio, che lei torni. Sono letteralmente SFINITO, psicologicamente. Le ultime ferie le ho fatte appunto a capodanno, ma non posso fermarmi, se mi fermo ora è peggio. Mi sto concentrando sul lavoro e su tutti gli interessi che non ho mai coltivato.
Ma ho sempre la sensazione che sia tutto un "sostituire", non un "fare" davvero. Buttarmi su queste cose per non pensare al resto, ma non funziona così, almeno non per me. Per lei evidentemente si, testa bassa e nuotare, tutti i giorni, ogni giorno. Ma non penso sia possibile, non è umano semplicemente.

L'unia cosa che desidero più che tornare con lei è che mi passi. Al punto che anche saperla o vedere con un altro mi dia solo quel momentaneo fastidio, ma che scacci con un sorriso ripensando a quello che hai passato.