Non bisognare fare confusione fra leggi e sentenze.
Queste ultime non sostituiscono le prime, ma si limitano ad interpretarle.
Dunque il consumo di sostanze stupefacenti (o la detenzione) non costituisce reato, sempre che il quantitativo detenuto non sia rilevante o, comunque, logicamente incompatibili con la costituzione di una piccola scorta.
La coltivazione, invece, è tuttora reato, salvo poi venire giudicata, in specifici casi inoffensiva e, quindi, non punibile.
E' possibile ricostruire un iter storico-giuridico delle oscillazioni giurisprudenziali, ma anche una volta conclusa un'opera del genere (particolarmente complessa e non agevole) non si avrebbe una linea guida sicura, in quanto i giudici - sia di legittimità, che di merito - hanno dimostrato di mutare opinione troppo spesso.