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Discussione: Dedichiamoci

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    Dedicata a @GROOW , a tutti noi, e a @mighio , che non leggo da tanto, sperando tu stia bene, e che passi a farci un saluto!! W LA SARDEGNA W I TAZENDA





    Nanneddu meu Su mundu est gai,
    A sicut erat Non torrat mai.

    Semus in tempos De tirannias,
    Infamidades E carestias.

    Como sos populos Cascant che cane,
    Gridende forte: "Cherimus pane! "

    Famidos, nois Semus pappande
    Pan'e castanza, Terra cun lande.

    Terra ch'a fangu Torrat su poveru
    Senz'alimentu, Senza ricoveru.

    Semus sididos In sas funtanas,
    Pretende s'abba Parimus ranas.

    Peus su famene Chi, forte, sonat
    Sa janna a tottus E non perdonat.

    Nanneddu meu Su mundu est gai,
    A sicut erat Non torrat mai.

    Cuddas banderas Numeru trinta,
    De binu'onu, Mudad'hant tinta.

    Appenas mortas Cussas banderas
    Non piùs s'osservant Imbreagheras.

    Sos tristos corvos A chie los lassas?
    Pienos de tirrias E malas trassas.

    E gai chi tottus Faghimus gherra,
    Pro pagas dies De vida in terra.

    Nanneddu meu Su mundu est gai,
    A sicut erat Non torrat mai.

    Semus in tempos De tirannias,
    Infamidades E carestias.

    Como sos populos Cascant che cane,
    Gridende forte: "Cherimus pane! "

    Adiosu, Nanni, Tenedi contu,
    Faghe su surdu, Ettad'a tontu.

    A tantu, l'ides, Su mund'est gai,
    A sicut erat Non torrat mai.

    Nanneddu meu Su mundu est gai,
    A sicut erat Non torrat mai


    TRADUZIONE:

    Nannedu mio, così va il mondo: com'era non torna più: Viviamo tempi di carestia, di disgrazia e tirannia. Da cani ora cade la gente, gridando forte "Vogliamo pane". E noi affamati stiamo mangiando pane e castagne, terra con ghiande.

    Il poveraccio è malridotto, privo di cibo e senza tetto. Siamo assetati e, alle fontane, bramando acqua sembriamo rane. Peggio, la fame bussa con forza ad ogni porta e non perdona. Avvocatini, si, laureati, ma tasche vuote, ultraspiantati.

    Nelle campagne mangiano more, come le capre in mezzo ai cespugli. Quando hanno fame, gli Avvocatini,meglio che pensino a trovar cibo. Manco per sogno, il loro problema è alleviare tanto appetito. E a chi li lasci i corvi tristi, pieni di vizi e brutti vizi!

    canaglia infame, piena di orgoglio, vuole lo scettro ed il comando, ma non ce la fa a ritornare ai tristi intrighi dei vecchi tempi. Brigano a Roma, grande è l'ostacolo: ferro è la spada, legno è il bastone. Lo stolto apostolo del Signore si finge santo, bell'impostore!

    I corvi suoi, tristi e molesti, sono la discordia degli onesti. Matti, affamati, facciam baccano: e che nessuno alzi la mano. Ciao Nanni, e datti conto: fai sempre il sordo, fai sempre il tonto. tanto, lo vedi, così va il mondo: e come era non torna più.

    Ultima modifica di Yomi; 07-03-18 alle 22:19
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

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