Sì vabbene dai, ormai è chiaro che ognuno interpreta la legge in base ai propri interessi.
Questi "chiarimenti" sono stati scritti a sostegno dell'azienda famosa e per la loro pubblicità, come quella del "l'erba light dalla svizzera contiene troppo THC quindi comprate la nostra che rischiate meno" AH BEH GRAZIE.
E' solo guerra tra aziende, fine.
A livello giuridico scusate ma sostengo Zaina, che da anni è presente sulla scena e ha contribuito in maniera particolare alle assoluzioni per coltivazione in tutta italia, nella pratica e nella teoria aiutando suoi colleghi, con la speranza che il cambiamento passi anche attraverso i tribunali. Lui, che scemo non è, afferma cose ben diverse, a sostegno di un'altra azienda.
Tutti a sostegno dell'alto THC però poi ci si fa la guerra perché "il NOSTRO prodotto è il migliore", perché "il NOSTRO prodotto è il più legale", diciamo che se non fosse stato depositato un testo che chiedeva di bloccare l'importazione dalla svizzera tutti questi sequesti non ci sarebbero stati.
Diciamo che tutti si dicono favorevoli alla cannabis ad alto THC ma che quando gli tolgono i soldi dal naso allora gli altri lavorano male (usando argomenti del tipo "a discapito di consumatori e rivenditori", giusto per tirarsi dalla propria persone che non si attivano direttamente e sperano nel cambiamento attraverso la delega ad aziende che lavorano per il proprio profitto e non per un traguardo collettivo) e noi siamo gli unici a dover commerciare il prodotto perché pensiamo alla tutela dei nostri cittadini (ma dove?? ma come?? ma quando??).
Diciamo che la tutela della filiera italiana si potrebbe fare soffiando il mercato svizzero, depositando un disegno di legge in cui si chiede la riproduzione di semenza certificata coltivabile come in svizzera, senza dover bloccare l'importazione della cannabis light.
Diciamo che quando si parla di cannabis light si da voce solo a determinati "imprenditori" che fanno constatazioni a cui gli ignoranti in materia credono, come che i fiori di canapa siano cannabis light, che la cannabis light viene sequestrata e che quindi poverina, all'azienda legale viene sequestrato un prodotto legale, ma che invece i sequestri interessano solo la cannabis svizzera e che quindi bisogna continuare a comprare SOLO la cannabis light (CANAPA, non ha praticamente principi attivi la canapa certificata, non è definibile CANNABIS LIGHT al pari delle genetiche con 0,6-1% THC e 10-15% CBD) italiana.
Non è sterile polemica ma tutta una serie di punti, questioni, che in molti sentono ma a cui non si da voce, perché la rivista, come l'azienda, ritiene di portare avanti il giusto antiproibizionismo, diventando "Hater degli hater", se su questo piano vogliamo porla. Anche perché chi ieri "ci" definiva "hater della cannabis light" adesso esalta l'importanza della "cannabis light italiana" con basso THC (e CBD, CBG e gli altri principi attivi) diventando "hater della cannabis light svizzera" con THC sotto lo 0,6% ed alto CBD.
Ma come, "Cannabis Light: perchè è giusto difenderla (indipendentemente dalla percentuale di THC)"?
Eppure rivista e azienda stanno facendo tutto il contrario.