Non credo calzi con la mia propensione quella definizione che dai all'olismo.
Così come non credo nelle etichette o nelle catalogazioni che tendono a generalizzare perché un pensiero può essere simile ad un altro in qualcosa e dissimile in qualcos'altro quindi non ben definibile, rimane sempre un pensiero, mai assolutista.
Forse il mio è più vicino al significato che la biologia da al termine olistico:
tesi secondo la quale, assumendo l'organizzazione dei viventi secondo livelli gerarchici (da quello atomico-molecolare agli ecosistemi), ogni livello superiore mostra valori di funzionalità e di autoorganizzazione superiore a quello che scaturirebbe dalla semplice somma degli elementi di cui è composto e che costituiscono il livello immediatamente precedente.
Il fatto è che i termini significano poco e mutano nei loro significati secondo le interpretazioni, non sono numeri.
Agire meccanicamente nella società può voler dire un sacco di cose diverse.
E la chiosa "niente responsabilità " può suonare come un alibi, caso in cui non mi troverei in accordo.