pur non avendo apparente logica l'interpretazione di moran è sacrosanta. è canapa industriale: non sta scritto da nessuna parte della legge che l'obiettivo della coltivazione possa essere "infiorescenze descinate all'inalazione per consumo umano". le varietà certificate sono da semi e da fibra. alle tariffe attuali (ricordo che in Italia si paga la corrente molto più della media europea e se rapporti al costo della vita 10 volte più degli states) l'erba indoor ha come costo di produzione un euro di energia elettrica al grammo di infiorescenza secca se si è mediamente capaci. e parliamo di strain produttivi, è pure difficile pensare di fare un buon grammo/watt indoor con cannabis non selezionata. anche fosse possibile, io fossi un giudice troverei ingiustificabile l'indoor di Finola così come quello di Dinamed, almeno ragionando di fronte alla legge attuale, che ovviamente si rivolgeva ad agricoltori, non a investitori postmoderni. il seme alimentare e la fibra hanno un valore commerciale relativamente irrisorio. un conto è un azienda agricola che magari ha le serre e integra il sole con le lampade e i pannelli solari, ci potrebbe ancora stare. un conto è uno a casa che vuole convincere un giudice che nella sua stanzetta con 600w sta facendo dell'ottima Futura 74 con tanto di fatturina e certificatino.



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