Ciao Mozart, grazie della risposta.
I messaggi tra il signor X e Y erano in una sorta di codice ma ovviamente nel caso di un controllo non ci metterebbero molto a fare 2+2 (tenendo conto anche della frequenza dei messaggi che varia da 3/4 giorni a settimana a 5/6 giorni).
Il signor Y durante il colloquio con il carabiniere era molto teso (non avendo mai combinato nulla) e quindi non ha detto esattamente quello che doveva dire, inoltre non è il consumo il problema (a detta del Carabiniere) ma lo spaccio.
Il signor Y ha paura che anche se lo scambio (si parla di 10€/1 grammo) tra di lui ed il signor X è avvenuto un anno fa (almeno nel verbale ha dichiarato così, cosa poi non vera come puoi leggere sopra) possa in qualche modo aver fatto venire dei sospetti ai carabinieri ed un motivo per continuare le indagini.
Ora, premetto che non si sa se qualcun'altro al di fuori del signor Y sia stato convocato nella caserma per lo stesso motivo e possa aver parlato più di quanto abbia fatto lui, si sa solo che spacciano anche amici/cugini del signor X (parliamo di 3/4 persone, metà delle quali schedata per possesso di Marijuana, non spaccio).
Si tratta di spaccio locale, i classici Pusher di quartiere (le quantità non sono esagerate) e quindi niente di grosso come hai fatto presente (sequestri/perquisizioni in casa ecc.).
Spero che l'avvocato possa rispondere esaustivamente alle domande sopra citate.
Nel frattempo ti ringrazio per il supporto!