Premetto che, come mi ha detto la mia ragazza un paio di giorni fa, uso i social nel modo sbagliato. Ho le mie preferenze, e lo uso come si può usare un giornale la mattina, per il resto non partecipo al dibattito, non condivido immagini della mia vita privata e neanche della mia socialità/asocialità e tantomeno foto di piatti, tramonti e cannabis. Anche se non nego di averci provato in passato, ma si parla di quando iniziò tutto e ancora non ci rendevamo conto effettivamente di cosa potesse diventare l'azienda di Mark-ino.
Dunque mi riferisco più o meno a ciò che ho letto sotto ai commenti delle notizie, ho una strana perversione per queste cose, soprattutto a tarda notte, Rep, il Giornale, TPI, il Fatto, QN, vari account di giornalisti, altri di proibizionisti, anche di ragazzi che lavorano nel settore da emigrati e chi ha deciso di trasformare gli orti dei nonni in coltivazioni di canapa. Tralasciando che dalle mie preferenze di Facebook è molto difficile inquadrare il mio pensiero, cerco di avere un'informazione più o meno completa, anche se risulta difficile informarsi dalle redazioni on line, e in tempo reale. Non scopro l'uovo di colombo dicendo che i commenti de Il Giornale siano differenti da quelli che leggerai sotto a Il Fatto, sicuramente nelle proporzioni, però sarà che ci tengo particolarmente tanto a questa cosa, ma io quando leggo la gente scrivere di cannabis ho una sola ed unica reazione: gli urti di vomito. Questo mi spaventa, perché in tutti questi anni che ho parlato, scritto e letto di cannabis mi sono sempre e solo trovato a mio agio se ospite di questi server. Quello che riscontro fuori, è sempre il solito pressappochismo proibizionista e la pochezza, in termini di argomenti, degli antipro(parlo sempre del commentatore da tre righe, chi si sofferma e si esprime civilmente ha sempre il mio rispetto a prescindere dai contenuti condivisibili o meno).
Penso sia questo il problema di fondo, si bada al titolo e non ai contenuti. Perché se chi mi ha mandato la notizia avesse almeno aperto la pagina per leggerne il testo, avrebbe capito facilmente che faceva il paio con la notiziona di qualche mese fa che ha creato tre giorni di panico e oggi non se la ricorda più nessuno, che siano le salsicce cancerogene o gli iPhone che prendono fuoco non mi interessa, mi rattrista che i commenti siano sempre gli stessi.Sono sicura che siamo -diventati- un popolo da clickbaiting come dici tu, più interessati ai titoloni sensazionali da riportare nelle chiacchiere che alla sostanza delle cose. E questo cavolo, è super triste.
Ieri, e te lo giuro che l'ho visto con i miei occhi, la gente ha fatto le corse ai growshop. A me non rode il culo perché l'erba che non funziona ha fatto l'incassone, la gente può anche essere scema, capisco benissimo il meccanismo del giornalismo, dei clic, delle copie vendute ecc.. mi rattrista vedere persone, persone che hanno diritto di voto, che non usano gli strumenti per verificare una notizia di loro interesse. Non è ignoranza, spesso è proprio fatica di fare una cosa, basta domandarsi "può una commissione, per quanto autorevole, abrogare un DL?", perché di contro allora l'erba dovrebbe essere legale in ogni sua forma, quanti organi (tra gli ultimi i magistrati antimafia, se non ricordo male) più o meno competenti si sono espressi favorevolmente? Tanti, eppure siamo sempre qua a nascondere le grow e a farci le canne di nascosto che sennò i vicini ti fanno anche passare i guai. E quelli non sono mai Light.