Esatto, percepiamo poche informazioni rispetto al potenziale di cui saremmo capaci. Questo secondo me ci fa vivere al di sotto delle nostre possibilità, ci tiene schiacciati ma a cosa? A un'esistenza simile a quella degli animali, come dici tu, dove è facile perdere il controllo, perdere di vista lo sguardo verso l'alto, verso l'interno, verso l'esterno. Io sono uno di quelli che pensa che si può conoscere il mondo anche guardandosi dentro. Se noi siamo il frutto dell'evoluzione del tutto, abbiamo dentro di noi persino il "primo momento" di tutto.
Vertiginoso e affascinante. E un nonsoché di rassicurante. Come quando ti rendi conto di avere "la possibilità" di qualcosa. Una strada aperta, non sbarrata.
Ma una gabbia è chiusa anche quando è aperta per un leone nato in cattività.
Quindi, prima di tutto è necessario (ri) aprire gli occhi come la prima volta.
Dove sta la verità, chiedi. Bella domanda. Tutto ciò è sicuramente estremamente affascinante, stimolante, spinge a conoscere, a sperimentare. A capire come funzionano le cose davvero.
Se una persona afferma di aver visto Gesù, chi sono io per dire che non è vero.
Voglio dire, se l'avesse visto veramente. Se fosse sincero. Non posso dire che non sia vero solo perché io non l'ho visto. Mi sembra riduttivo.
Pare che molte persone anziane invecchiando acquistino capacità strane e diventino quasi visionari. Battiato ha affermato che di notte vede gente attraversargli i muri. La malelingua scientizzata potrebbe dire che si tratta di deterioramento della tenuta mentale, marasma senile, ecc. Ma magari la verità sta nel mezzo. E cioè che invecchiando succede qualcosa a livello neuronale per cui non è che ti rincoglionisci ma diventi una specie di veggente. Gli Indiani d'America tenevano molto in considerazione gli anziani, non solo per la loro esperienza e saggezza ma anche perché qualcuno invecchiando diventava Maestro.
Pensando al passato, quante volte la scienza ufficiale si è messa di traverso a certe scoperte rivoluzionarie, deridendo e sbeffeggiando certi geni benefattori facendosi forti di quelle che erano le convinzioni dell'epoca. Anche la scienza in certi casi è strumento del potere, che generalmente si fonda sull'ignoranza: è il potere a decidere quello che si può o non si può sapere.
Ora però le cose sono cambiate. Tutto sembra essere alla portata di tutti. Ma sarà poi veramente così? Questa inondazione di dati da cui siamo sommersi, ci rende alla fine più consapevoli? Dipende.
Eppure sembra che le cose veramente importanti, chi siamo noi davvero, che cosa è l'esistenza, qual è il nostro scopo, siano domande ancora irrisolte. Ognuno dice la sua. Ed è giusto e bello che sia così. Almeno sono domande fruttuose che portano comunque ad una ricerca. Io per trovare queste risposte credo che la vita sia la migliore degli insegnanti. Ma in questo viaggio a volte ho bisogno di Maestri che mi danno qualche dritta, che mi forniscano qualche pezzo del puzzle altrimenti per sempre mancante. Qualche suggestione in modo che io possa poi verificare se i conti tornano o no.
E' bello abbeverarsi ad ogni fonte. Così com'è bello conoscere e aver conosciuto gli altri. Perché chiunque ci può dare, insegnare qualcosa. Che ci sarà utile nel proseguire questo cammino.