@potpot23 e @green_youth , intanto vi ringrazio per questo scambio di idee e considerazioni, perfettamente nello spirito di Enjoint, il motivo principale che mi lega a questo posto.
Per quanto riguarda l'omeopatia, anche io sono piuttosto scettico. Diciamo che l'effetto placebo ed il convincersi di volere vivere il momento e che la vita sia meravigliosa, siano più efficaci dell'omeopatia a mio parere e a mia esperienza personale.
Diverso il discorso se parlassimo di naturopatia, allora lì si che le lobbies farmaceutiche intervengono pesantemente: ricordo nel periodo del cancro, che mi consigliarono, oltre all'Aloe Vera fresca, la tisana di ippocastano. Un sacchetto da 3 etti, 5 euro, un mese di tisane, effetti notevoli nel riequilibrio intestinale.
L'anno dopo, guarito, andai per riacquistarlo, ma non c'era più....: le case farmaceutiche hanno introdotto un estratto, l'erboristeria aveva quello a 15 euro la boccettina, e non aveva più il permesso di vendere il prodotto essiccato naturale....
La naturopatia significa riappropriarsi dei segreti delle erbe, di usufruire di prodotti della Terra , che dovrebbero essere beneficio di tutti, senza che le multinazionali del farmaco ne traggano un profitto insensato, e divulgando la conoscenza dei rimedi naturali, di provata efficacia.
Senza contare poi, come ha detto potpot, che alcuni prodotti omeopatici, provengono da parti di animali...
Ah, grazie per avere menzionato il professor Berrino, l'ho conosciuto personalmente ad Alessandria anni fa, ad un convegno dell'associazione stomizzati, un grande del quale vi lascio un video, ricordandovi il pensiero che secondo me dovrebbe essere il traino per una rivoluzione culturale, difficile. Dobbiamo iniziare ad avvicinarci, come per il mangiare la carne: non tutti vegani, ma iniziamo ad allevare meglio, a mangiarne meno e di qualità, ad aumentare esponenzialmente la produzione di legumi di ogni varietà. Eccetera. E così per la medicina: informiamoci meglio, assumiamo meno farmaci, mangiamo sano, e soprattutto, Ascoltiamoci.