Cara cali ho infatti premesso che sono daccordissimo sul consumo critico e sul sapere da dove e come viene quello che mangiamo.. carne pesce o verdure che sia. Il messaggio sbagliato è che se il mondo fosse vegetariano sarebbe sostenibile.. non è cosí!
La bistecca del contadino che alleva 10 vacche è molto meno impattante di un campo coltivato a monocoltura di soia o grano. Ma l'insalata non mangia? La soia non mangia? E come cresce? Dovreste saperlo visto che coltivate anche voi. La vacca non dovrebbe mangiare grano.. semmai il problema è che i grandi allevamenti intensivi le cibano con grano per farle piú grasse. Ma se fossero allevate come una volta, sarebbe molto piú sostenibile, perchè l'erba che mangiano poi ritorna al campo tramite le feci, che sono un bene per il suolo. Parli di foreste rase al suolo per coltivare cibo per animali.. ma per coltivare verdure destinate agli umani non si disbosca? Si coltiva nella foresta all'ombra degli alberi?
Molte ricerche scentifiche facilmente googlabili dicono invece il contrario di quello che sostieni: per allevare un bovino nel suo habitat naturale magari serve piú acqua che rispetto a una coltura di piselli ma, devi anche contare che per sfamarti devi mangiare il TRIPLO dei piselli rispetto a una bistecca. Fatti tu i conti su chi spreca piú acqua.. e se vuoi trovi facilmente online dati sui consumi. Per lo stesso valore di kilocalorie un vegetariano consuma 3 volte l'acqua di un onnivoro. Il doppio se consideriamo che anche gli onnivori mangiano verdure. Non vedo dove sia il risparmio di risorse..
Ragazzi anche io sono contrario allo sfruttamento intensivo, come detto nel primo post, ma questo vale per la carne come per le verdure. Non cambia niente! I finanziamenti statali per mangimi è una gran porcata, ma non cambia molto dalle solite 4 grandi aziende agricole che vincono i bandi europei per coltivare verdure. Anche loro sono finanziati dallo stato e dall'europa.
@potpot23 tralasciamo per un momento politica ed economia, di cui poi parleremo perchè anche lí casca l'asino. Partiamo dall'etica. Mi parli di etica e questa mi ha sempre fatto ridere nel confronto con qualche vegetariano accanito. Ma dimmi, la tua etica sugli animali si ferma solo a quelli che hanno una faccia con due occhi e che possono strillare quando li uccidi?? Mi sembra che proprio tu in un altro post parlavi di ricollegarci con l'universo, del fatto che siamo un tutt'uno. Sai quanti animali si uccidono in una coltivazione? Sai quanti insetti e piccoli roditori si uccidono ad ogni raccolta e durante la coltivazione? Tralasciamo gli esseri che non vediamo quali batteri e microorganismi che non toccano l'anima del vegetariano ma che senza di essi la vita non sarebbe possibile. Loro non sono importanti per "l'etica"? E poi le piante, non sono esseri viventi? Non fanne parte del nostro universo? Solo perchè non bestemmiano quando le tagli non vuol dire che non stai togliendo una vita.. e dove sta l'etica qua?
La cosa che la carne fa male, anche in modiche quantitá, vorrei sapere quali medici eccellenti lo dicono.. il nostro apparato digerente non è come quello degli erbivori. Loro hanno enzimi e batteri diversi dai nostri. Sono curioso di vedere queste "ricerche".
È vero che si dovrebbe tornare a prodursi il proprio cibo ma tutto: verdure carne e pesce. Ma anche qua l'etica perde un pó perchè è un discorso abbastanza egoistico. Tu stai in italia dove si puó coltivare. Ma che succede nei climi dove non è possibile? Ci sono climi troppo aridi, troppo umidi, troppo caldi o troppo freddi.. loro come dovrebbero fare? Non mangiano? Devono emigrare?
E ribadisco che non sono un anti'vegetariano anzi, anche io ho pensato neanche troppo tempo fa di diventarci. Ma volevo fare un scelta consapevole ed ho iniziato ad informarmi da tutti i lati. Non solo dai pro-vegan, perchè sennó non è informazione ma solo una ricerca di conferme. E cercando tutto, informandosi su come funziona una coltivazione, vivendola, mi sono reso conto che è una teoria della fuffa.
Che ne pensate delle domande che vi ho fatto? Come rispondete?