ciao clacap, purtroppo ormai esiste una vera e propria persecuzione ( moralizzatrice prima che legale) anche verso la cannabis con tutto cio' che viene al seguito, un vero stalking personalizzato verso chi ha la sfortuna di incappare nei controlli stabiliti.
E' molto difficile accettare di dover sottostare a queste regole oggettivamente assurde e immotivate, in pratica subire un ricatto, perche' si puo' tranquillamente definire in questo modo ma si e' in qualche modo costretti a farlo, pena appunto la sospensione lavorativa o addirittura la possibile perdita del lavoro o della patente e secondo i vari casi, avere rapporti (piu' o meno obbligati) con assistenti sociali, educatori, psicologi, medici e quanti altri. Sottoporsi a test tossicologici per un sacco di tempo anche quando questi non sono piu' giustificabili... Sono stati approntati dei protocolli standardizzati seguiti istituzionalmente piu' o meno per tutti.
Tutto questo a che serve?
Si tratta solo di pregiudizio, quindi intolleranza dovuta alla non conoscenza?
Di mero calcolo politico o di interesse?
Serve forse per tranquillizare la parte avversa alla questione?
In realta' si finge solo di esercitare una specie di controllo che sappiamo bene non essere in nessun modo possibile, nemmeno con la repressione piu' becera.
Purtroppo e non solo in merito a questo argomento il consiglio piu' utile anche se certamente non il piu' etico resta quello di farti furbo, almeno quel tanto che basta o quel tanto in piu' di un generalista "loro".