Ciao, propongo al forum le seguenti mie riflessioni sul mondo contemporaneo, non con l'intento di accusare qualcuno o condannare qualcosa, ma con la speranza di un contraddittorio utile alla comprensione...
Secondo me le scoperte che hanno portato a pensare che l’informazione, o secondo me che la realta’ della natura si evolva necessariamente verso l’informazione ed probabilmente al suo incremento continuo, persino a questo punto uno può’ pensare esponenzialmente (teoria singolarita’). Cio’ mi ricorda i sistemi di pensiero fissista, con un modus operandi quasi religioso, anche se in questo caso impersonale, ad esempio il disegno intelligente o principio antropico. Cioe’ tutto si evolve verso uno scopo, nel caso di prigogine unire materia e spirito (o energia), o meccanico ed organico (vitalismo). Come nel caso del quantum mechanics. Sistema di pensiero dualista.
Riguardo prigogine penso che il suo pensiero possa essere ricondotto ad una forma di panpsichismo, cioe’ che la materia sia costituita’ da una coscienza. Ma cio’ mi riconduce alla iper-razionalita’ di cui sto leggendo su internet, riconducibile politicamente ad una forma di fascismo, oggi alt-right che vede se stesso o vuole proporsi come risposta anti-materialista, contro il materialismo liberale e comunista, contro il mondo sensibile e a favore del trascendentale quindi. Anche se l’iper-razionalismo propagandato nei libri su internet prende di mira anche posizioni intermedie, o dualiste, come quantum mechanics e kant, naturalmente: perche’ secondo me riconducono la realta’ ad una visione non solo razionale, ma anche sensibile, ed in sostanza mettono “l’uomo come misura di tutte le cose”, in sostanza.
Riguardo la matematica che costituirebbe la realta’ come ad esempio du satoy, matematico che applica lo stesso principio degli hyper-razionalisti per dimostrare la propria visione del mondo, il principio della ragion sufficiente di liebniz, cioe’ tutto cio’ che e’ razionale deve necessariamente essere vero…e su questo costruiscono tutte le teorie realiste e razionaliste, il culto della matematica mi porta a pensare al nautilus, o alla serie di fibonacci, o regola aurea. Inoltre come non menzionare Pitagora?, solo che dopo la sua comparsa si ha la fine della scienza nel modo greco, inaugurata con talete.
Secondo me il problema che si pone e’ che il mondo della materia e’ per sua natura finito, risponde all’entropia, mentre il mondo della informazione, o consapevolezza, e’ per sua natura immateriale quindi puo’ si in tal caso evolvere autonomamente ed indefinitivamente aumentare. La terra e’ un sistema chiuso ed entropico quindi aumentera’ la disinformazione all’aumentare dell’entropia, o man mano che cresce l’informazione fino all’equilibrio e poi? La decrescita? O la singolarita’ come sostiene prigogine?