Lo so @DocKush, avrei dovuto farlo già da tempo ed in effetti avevo anche iniziato a buttare giù un po’ di cose via via che giravo, poi ho perso il telefono verso la fine del viaggio e con lui praticamente tutte le foto dei vari prodotti, quindi tranne le foto ricordo che sono riuscito a recuperare ho davvero quasi niente.
Quello che posso raccontare è che sono rimasto un po’ deluso su tutta la linea. E non parlo solo dell’erba che imho all’85% è solo ed esclusivamente bag appeal, cime e barattoli stupendi, genetiche interessanti che non spiccano perché coltivate male.
Come accennavo nel post precedente ho comprato diverse varietà in piccoli formati (1/8 oz=3.5g) fino a che non sono riuscito a trovare lo strain dell’anno e vincitrice di diversi eventi nel 2019.
Whoa-si-whoa è questa pianta uscita a caso, molto potente (31% thc), ha mamma dosi e padre The White, in un certo senso è parente della Trunk Funk di Archive che ho coltivato l’anno scorso e che mi ha entusiasmato (the white X cookies x tahoe OG) x dosidos, un ottavo di oncia l’ho pagato circa 110 dollaroni tasse incluse che fa andare il prezzo per g veramente alle stelle. Cosa che me ne fregava il giusto data la natura del viaggio e soprattutto la qualità media fumata fino a quel momento, OG che non sanno di OG, fiori generalmente piatti in cartina (non fumo più con il tabacco da un po’ quindi non c’è neAnche la scusa della sigaretta) e terpeni che spariscono al terzo tiro rendendo di fatto erbe strapompate delle critical spagnole che compri tranquillamente a 3000 al kg un po’ ovunque in Europa.
Whoa si whoa by top shelf cultivation non è differente, chiaro che ha un effetto molto pesante per via dei cannab8noidi presenti, però la fumata non è gradevole per tutta la durata del joint, si porta sempre dietro quel saporaccio minerale di erba sciacquata male o non sciacquata proprio. Capisci che a me a questo punto del bag appeal e delle cime glassate e dure come il marmo me ne faccio davvero poco.
Stessa cosa vale per i prodotti sherbinski, alien labs, dr greenthumb (anche se la zoz sua era decente), 710 labs, Island(mamma mia che schifo), medmen ecc... L’unica canna che mi ha fatto stare zitto è stata quella appena arrivato, tenuta da parte in quanto top, coltivata da un indipendente a San Francisco di Runtz(zkittlesxGelato33) che mi ha rubato il cuore al livello della tua dosilato, anche se come qualità non ho trovato un prodotto degno della tua dosi33 che imho è lo strain dell’anno e non te la voglio raccontare, con tutto quello che ho speso in cali per fumare credimi che mi piacerebbe di potermi dire megaultragiga soddisfatto.
Capitolo estrazioni merita un discorsetto a parte. Le sanno fare. Probabilmente è per questo che coltivano erba un po’ così, tanto a loro il fiore interessa solo quello top shelf, nug vendibili a prezzo alto che flushano poco o nulla per permettere al fiore di mantenersi in barattolo per mesi e mesi. Poi io sulle estrazioni ci capisco poco, non fumando i dub mi perdo molto di quel mondo li e poco mi interessa scoprire di più. Ho fumato per un paio di settimane le varie pennette con live resin e set cazzate qua, ho fumato un paio di ottime estrazioni in una lounge di un grande magazzino dell’erba a Las Vegas e poi ho comprato un g di Ice di Frenchy Cannoli per 80 fucking dollars +25% di tasse che avrei dovuto risparmiare in quanto il mio ice-o-lator ancora umido è dieci volte meglio di quel troiaio overpriced e overrated.
Sappiamo che hanno delle genetiche cazzute, i grandi numeri per forza portano a selezionare bene, anche se è vero il contrario in quanto le genetiche più hyppate sono uscite a caso in cameretta o quasi, però andare nei negozi è generalmente una fregatura. O meglio, costa troppo per la qualità che ti danno.
Va un po’ meglio con le once unbranded, quelle senza barattolo dove la genetica non è garantita se non dal nome, la qualità è simile a quelle nei barattoli però almeno paghi 8$ per un erba che al terzo tiro sa solo di erba generica come le altre che tra tasse e prezzo base paghi 20/30$. L’ultima oz di GG#4 presa a 220$ era discreta, una ottima erba da tutti i giorni, alle presunte top imho manca molto per farle diventare indimenticabili.
Quello che posso dire, senza un briciolo di modestia (non mi vergogno a dire che l’ho lasciata in California) è che la canna migliore me la sono fatta una volta arrivato a casa mia, in Italia, nello stato più proibizionista e retrograda d’Europa.