Questa situazione ci sta insegnando delle cose, così come è la vita: noi crediamo a quello che ci viene raccontato.
Ognuno crede alla bugia preferita, ma qual è la verità?
In questi due mesi è stato detto tutto e il contrario di tutto, si potrebbe scrivere un romanzo delle cose che sono state dette.
Certi argomenti non mi competono, non li tratterò proprio per cercare di non confondere le acque, già abbastanza confuse, dico solo che il mio sesto senso mi ha sempre fatto sentire l'odore di mezza verità tipica italiana e il loro occhietto in televisione, nelle comunicazioni ufficiali, era sempre quello del furbetto che te la vuole piazzare colà...
Non sento verità, soprattutto non ho visto la sana paura nei loro occhi, ma appunto, il suddetto occhietto.
E poi ritardi, disorganizzazione, anzi, negligenza da parte di chi deve coordinare. E lasciamo perdere i pasticci fatti con le partite di calcio. E allora la domanda che viene naturale è: perché ci stanno tenendo in casa?
Dovremmo forse cominciare a spegnere la tv e magari anche tutto il resto.