Citazione Originariamente Scritto da timetravel_0 Visualizza Messaggio
Dittatura è una parola grossa e pericolosa se usata a sproposito e sdoganata. Quello che stiamo vivendo è un unicum dal dopoguerra, è vero, ma per quanto strano è legittimato dalla costituzione per tutelare tutti. Il problema è la sfiducia nelle istituzioni e un progressivo allarmismo e divisione interni al paese, secondo me. Non siamo l'Ungheria, dove li si che hanno avuto la scusa perfetta per mettere su una dittatura mascherata da democrazia.

vi lascio questo video

E notate che la situazione dall'uscita del video è anche peggiorata
Bé, é vero che é una parola pericolosa ma la situazione in cui siamo da anni é ancora piú pericolosa. Se l'Ungheria ha dato pieni poteri a Orban, non é mascherata da democrazia, é una dittatura vera e propria.

Se prendiamo le due definizioni di dittatura e democrazia, il nostro status coincide molto piú con quella della prima piuttosto che della seconda. Ad esempio se prendiamo il primo che capita, trecciani, al punto 3 della definizione dice chiaramente che c'é anche un senso figurato della parola, dove noi rientriamo perfettamente, e con noi tutta l'europa e forse il mondo intero.

[..] 3. fig. Dominio, di fatto e incontrastato, di una persona, di un ente, di una categoria, ecc.: la d. letteraria del Bembo nel Cinquecento; la d. d’una Banca, dell’alta finanza, della grande industria; imposizione dispotica, intransigente della propria autorità.

Estrapolo solo questo ma anche dagli altri punti non siamo molto distanti.


Se prendiamo invece quella di democrazia, non vedo un punto che rispecchi l'Italia.

democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma di governo che si basa sulla sovranità popolare esercitata per mezzo di rappresentanze elettive, e che garantisce a ogni cittadino la partecipazione, su base di uguaglianza, all’esercizio del potere pubblico: paese retto a d.; instaurare la d.; d. diretta o plebiscitaria, quando il potere è esercitato direttamente da assemblee popolari o mediante plebisciti; d. indiretta, rappresentativa, parlamentare, quando il potere è esercitato da istituzioni rappresentative. [..]

Forse quest'ultimo paragrafo del primo punto visto che siamo una democrazia parlamentare, ma le nostre istituzioni non sono rappresentative affatto. A chi rappresentano? Al popolo? Siamo una democrazia solo sulla carta, perché effettivamente abbiamo un parlamento che di norma dovrebbe regolare quello che fa il governo ma che di fatto acconsente tacito a tutto. L'unico altro strumento democratico che mi viene in mente é il referendum, ovvero il contentino che ci danno, perché anche questo non viene rispettato ma al contrario viene raggirato, vedi quello sull'acqua pubblica del 2011. Il popolo ha votato e l'acqua doveva diventare, anzi ritornare pubblica. Sono passati quasi 10 anni e ancora ci sono aziende private nella gestione. Perché? Perché il governo ha raggirato la votazione cambiando una clausola in bolletta, nel nome della "rilevanza economica" del servizio idrico. Avendo questa rilevanza economica, la gestione dell'acqua deve seguire le regole universali del mercato, in barba al volere del popolo.

Questo ci riporta alla dittatura. Non é una dittatura militare forse, ma solo perché non ci schiacciano con la forza delle armi non vuol dire che non sia dittatura. É perfettamente una dittatura economica dell'alta finanza. Il mercato comanda su tutto, anche sulle decisioni popolari. E allora di che democrazia stiamo parlando?