Come la vedo io:
Innanzitutto, benvenuto sulle pacifiche sponde di Enjoint, e ottima analisi della situazione.

Ora, in base ai fondamenti della legge attuale, che penalizza estremamente chi assume cannabis, rispetto a chi assume altro, e in base anche a qualche voce che sento in giro (siamo coetanei, e anche io non esco più spesso come prima e quindi vedo un pò meno di prima), una volta un ragazzo di 15/16 anni, parlando di \"parchetti\" mi ha detto che dopo sta legge, il mercato si è spostato su altre sostanze, aumentano i rischi, aumenta il business e il guadagno.
L'impressione che mi ha fatto questa legge è di raggiungere l'obiettivo di schiavismo. Dato che la cannabis NON da dipendenza, anche se loro dicono il contrario, ma di cose ne dicono veramente tante, hanno causato questo spostamento del mercato nero, anche alle fasce meno abbienti della società . Aumentando la domanda, ne fa aumentare la disponibilità e quindi l'offerta (presumo a scapito della qualità , perchè non oso nemmeno pensare cosa passi su per le narici di chi sniffa... io personalmente non uso), il prezzo scende e molti di più acquistano. Il problema è la dipendenza che queste sostanze danno, il che porta a riempire i sert e soprattutto le strutture private, che si ritrovano un sacco di gente che gli lavora GRATIS, o quasi...
Questo il primo pensiero, formulato di fretta, in risposta al tuo post.
Poi quando ho tempo torno a rileggere :-)