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Discussione: indagine sociologica sulla coca

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  1. #1
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    l'argomento e' molto interessante trattato sotto questi punti di vista...e mi sento di fare qualche considerazione....

    di base mi pare che ci sia un po' la tendenza a generalizzare...cosi' come ci siamo stufati dello stereotipo di fumatore-fattone, bisogna stare attenti a non cadere in luoghi comuni anche parlando di cocaina...non sempre chi la prende e' il classico yuppie con orologio d'oro e decapottabile, che pippa prima di ballare....spesso ho conosciuto persone del tutto \"comuni\" che la prendevano a casa senza aver nulla da fare dopo, solo per il gusto di assumerla...senza uno scopo \"prefissato\".....e spesso senza un motivo preciso....spesso magari la prima assunzione e' venuta per caso, perche' l'amico l'ha offerta o chissa' per quale motivo, ed in seguito se si e' continuato e' perche' di base la droga piace all'uomo....gli fa bene, o almeno cosi' crede, nel momento in cui la prende....

    la pericolosita' maggiore nella cocaina a mio avviso sta nella dipendenza che crea, da questo punto di vista e' forse la droga piu' bastarda, perche' inevitabilmente la memoria cancella le sensazioni negative (il down, i rischi vari, ecc) ma conserva solo i ricordi positivi, di energia ecc, e ci si ritrova a desiderarne ancora.....e se non si ha sufficiente volonta' o sostegno e' un attimo diventarne dipendenti...non dimentichiamo che, sebbene vogliano farci credere il contrario, la cocaina e' una droga pesante....pesantissima, se fumata (o \"basata\", come si usa dire...)..e se uno non magari non naviga nell'oro e' un problema, si fanno debiti nuovi senza riuscire ad estinguere quelli vecchi, ecc...

    poi un altro fattore di rischio e' nel fatto che se mi faccio una canna so che' proviene da un vegetale, che magari ho visto crescere....in una polverina bianca chissa' cosa ci puo' essere....non sono rari racconti di gente morta o quasi perche' magari allergica a qualche farmaco usato nel \"taglio\"....

    un'altra considerazione che mi viene, e poi concludo questi pensieri a ruota libera, e' che recentemente sembra quasi che sia una droga di \"moda\"....linee di abbigliamento e magliette \"griffate\", rimandanti a qualche spacciatore colombiano o al traffico di cocaina in genere.....questo per me e' sconcertante....oltre che molto pericoloso, perche' su un ragazzo giovane la \"moda\" ha molto piu' effetto di qualsiasi campagna di informazione (che sono comunque quasi assenti)...

    per fortuna l'uso consapevole di marijuana e' una sorta di antidoto contro qualsiasi altra droga pesante, comprese quelle legali, perche' una volta che hai quella buona ti accorgi che non ti serve altro :-D ....e che anzi, non ti serve nemmeno la ganja ;-) ...

  2. #2
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    Sono completamente nuovo a questo tipo di forum on line, per cui chiedo venia se non seguirò la netetiquette, ma giuro che se redarguito imparo velocemente.

    Sono d'accordo con chi dice nella vostra discussione \"la coca non serva ad un mnkia\", che qualcosa è cambiato.
    Parto da una esperienza personale per arrivare a una o più domande di carattere sociale.

    Ho passato da un pò la 30ina, da alcuni anni non frequentavo gli ambienti giovanili, però prima fino a 26/27 anni sì.

    Sapevo che le droghe erano diffuse, ho sempre avuto una grandissima simpatia culturale e politica per chi si fa le canne, non disdegnando mai una sana condivisione e l'amicizia e una specie di anticorpo culturale ad ogni altro genere di sostanza più pesante e poche volte mi erano state proposte.

    Ora di colpo, mi pare di avere aperto gli occhi su un mondo completamente diverso
    prima senza accorgermi sono stato per alcuni mesi vicino ad una persona più giovane che tirava su (purtroppo il fatto di averle detto straincazzato che se lo avesse fatto, con me aveva chiuso non deve aver facilitato il dialogo)
    poi ho iniziato a studiare il fenomeno (la diffusione della coca, in particolare tra i giovani, gli oggetti di uso comune come porta cd, schede telefoniche, il linguaggio) e mi pare di capire
    che in giro ce n'è tantina di coca (così tanta che da interviste e interventi è emersa la preoccupazione di gente che fino a qualche anno prima conosceva bene il fenomeno).

    Che c'è una contaminazione di generi (almeno rispetto all’immagine che mi ero fatto) rispetto una decina di anni fa, esemplifico brutalmente:

    il tossico per vena lo potevi riconoscere perché si portava dietro una panchina del parco, aveva vestiti neri sdrucidi e diceva cose senza senso

    il cocainomane era il ritratto perfetto di Lapo ELkan nella campagna della Doblo e tutti i figli di papà di centro destra e rampanti a vario titolo che volevano rassomigliare a quell'immagine (allora c'era ancora il nonno), portavano gli occhiali di sole, ma solo di notte o all’alba e quello che diceva aveva un senso, borsisticamente parlando, ma bisogno mandarlo al rallentatore

    e poi c'erano quelli che erano impegnati nel sociale, banchetti per la pace e contro la guerra, spesso caratterizzati dalla presenza delle più belle e dolci ragazze, culturalmente e sempre di sinistra, senza disdegnare qualche influsso cristiano ma sempre riferito all'America Latina, mai al Papa, vestiti mai firmati, e che fumo e che profondità di discorsi e di esperienze e sempre sul punto di aprire una comune o partire per terre lontane

    Ultimamente ho conosciuto più persone che in apparenza potevano appartenerere dell’ultima tipologia appena menzionata, ma non era così...e i confini tra gruppi caratterizzati da certi consumi culturali, stili di vita e valori si è polverizzato nel vero senso del termine, e in tutti questi, se la cocaina sta diventando la sostanza primaria, non si disdegna il poliabuso, speed e ketamine incluse.

    Aprire una discussione sull’argomento, attraverso testimonianze dirette, mi sarebbe di grande aiuto per capire e studiare il fenomeno:
    se è davvero così diffusa la coca?
    allora perché se ne parla solo per Kate, Lapo e Paolo?
    ci si preoccupa per il divo del cazzo e non per i nostri figli
    Se è vero che permette di fare una vita normalissima (l’uso controllato di coca), o questa è solo una percezione di chi vi è dentro, del datore di lavoro e dei nonni ma chi rimane fuori vede gli effetti su amici e partner?
    Permette di uscirne dopo qualche anno, tranquillamente?
    Stili e rituali di consumo?
    Che la coca sia la conquista del mercato capitalista in uno spazio dove si poteva ancora sognare un mondo migliore e di pace (ciò che offre la coca e come lo offre è la sintesi perfetta del capitalesimo, alimentato dal consumismo sorretto dai messaggi dei media: si consuma rapidamante, da le emozioni e sicurezze del vincente, le prestazioni del superlavoratore e del superconsumatore, lo sballo del divo, e non rallenta o distrugge il cliente, ma lo tiene dipendente e attivo per produrre e consumare rapidamente)?

    Mi pongo con voi queste domande, perchè ho letto i vostri interventi e vi ritengo persone culturalmente aperte senza pregiudizi, che putroppo, per una cecità legaiola condividiamo i rischi , le esperienze di una terra di confine tra ciò chè è lecito e ciò che sano, tra ciò che è buon senso è ciò che è borghesemente accettato e ipocritamente nascosto e vorrei dedicare una pubblicazione (non so ancora se letteraria o scienifica, da quando ho proposto il tema, qualche mio superiore - sono un semplice assegnista di ricerca, precario dunque- è interessato, qualcuno mi ha suggerito cautela, qualcunaltro mi guarda come un drogato e mi ha invitato ad andare a lavorare nel sociale) a chi in questa terra di confine ha smarrito la via, spinto anche dal senso di colpa forse di non aver capito forse una richiesta di aiuto e cercare di capire e spiegare a me e agli altri della mia generazione che cazzo sta succedendo con la coca.

    Concludo ammettendo che ho la triste sensazione che le canne siano diventata roba da vecchi e tutto ciò, mi fa sentire un dinosauro anche se ho meno di 35 anni e mi fa paura l’idea di fare un figlio in un mondo di drogati con la C maiuscola, mi sarebbe piaciuta l’idea di fumare con i miei nipoti, ma cazzo, se mi dicessero: nonno, all’asilo, mi sono fatto la prima striscia, che bello!!! Forse farei una strage

    H_Schnier



    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 08-06-2006 16:25 ]


    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 08-06-2006 16:27 ]

  3. #3
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    Come la vedo io:
    Innanzitutto, benvenuto sulle pacifiche sponde di Enjoint, e ottima analisi della situazione.

    Ora, in base ai fondamenti della legge attuale, che penalizza estremamente chi assume cannabis, rispetto a chi assume altro, e in base anche a qualche voce che sento in giro (siamo coetanei, e anche io non esco più spesso come prima e quindi vedo un pò meno di prima), una volta un ragazzo di 15/16 anni, parlando di \"parchetti\" mi ha detto che dopo sta legge, il mercato si è spostato su altre sostanze, aumentano i rischi, aumenta il business e il guadagno.
    L'impressione che mi ha fatto questa legge è di raggiungere l'obiettivo di schiavismo. Dato che la cannabis NON da dipendenza, anche se loro dicono il contrario, ma di cose ne dicono veramente tante, hanno causato questo spostamento del mercato nero, anche alle fasce meno abbienti della società . Aumentando la domanda, ne fa aumentare la disponibilità e quindi l'offerta (presumo a scapito della qualità , perchè non oso nemmeno pensare cosa passi su per le narici di chi sniffa... io personalmente non uso), il prezzo scende e molti di più acquistano. Il problema è la dipendenza che queste sostanze danno, il che porta a riempire i sert e soprattutto le strutture private, che si ritrovano un sacco di gente che gli lavora GRATIS, o quasi...
    Questo il primo pensiero, formulato di fretta, in risposta al tuo post.
    Poi quando ho tempo torno a rileggere :-)

  4. #4
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    H Schnier..ottima analisi...
    confermo, per mia esperienza, tutto quello che tu scrivi sul fenomeno.. di coca ne gira veramente tanta...e viene assunta anche in giovane età ...
    Io sono contrario ad ogni ipotesi complottista sul fenomeno delle sostanze stupefacenti...ma oggi sto cercando \"falsificazioni\" (e cioè critiche) ad una mia teoria che esporrò in breve.

    Le sostanze psicotrope accompagnano l'uomo attraverso l'intera sua evoluzione.
    In ogni mito, religione, epopea vi è la presenza di una sostanza \"magica\".
    le recenti scoperte archeologiche ci dicono che gli oracoli greci erano \"tossicodipendenti\" di etilene e che a fronte di scoperte \"misteriche\" vi è sempre l'assunzione di qualche fungo magico.


    Arriviamo alla contemporaneità . La psicoanalisi nasce dalla mente di un cocainomane. Le maggiori attività artistiche del '900 sono legate all'uso di assenzio e oppio. La marijuana è odiata perchè usata dalla totalità dei jazzisti neri, e la sua proibizione diventa un modo di controllare socialmente le minoranze che la utilizzano.

    Non ho modo di controllare. Ma andiamo a vedere quante pasticche di anfetamine furono consumate dai soldati americano durante la guerra in Vietnam.
    In ogni sport si fa uso di doping ed al tempo della \"guerra fredda\" sulla ricerca farmacologica per migliorare le prestazioni degli atleti di usa e Urss sifacevano investimenti di poco minori che sul nucleare.


    Insomma. La sostanza stupefacente è una componente fondamentale della vita umana.

    Concludo con la mia tesi.
    Gli Stati Uniti d'America persero la guerra in Vietnam ANCHE ad opere di intellettuali e masse di giovani che pubblicamente affermavano di consumare cannabis.

    Quindi per gli USA la cannabis è il nemico.
    Ora sto vedendo che gli alleati degli Usa nella guerra al mondo islamico stanno operando una guerra acerrima alla cannabis.

    L'Inghilterra sta per approvare una legislazione più pesante di quella italiana.
    Insomma. La coca rende più nervosi ed egocentrici. Quindi la coca va bene.
    La cannabis rende più introspettivi, problematici e pacifici.
    Quindi la cannabis va male.

    Che la cannabis sia \"da vecchi\", caro H, mi sta benissimo. Non mi sta bene che la coca sia \"da giovani\". Franco Casalone, a Bologna, ha detto una frase bellissima. Il THC aiuta particolarmente in vecchiaia, quando il meccanismo naturale degli ENDOcannabinoidi si inceppa.
    Il THC fa vedere le cose come nuove, e questo per un anziano è fondamentale.
    Quindi io la consiglio specificatamente per gli anziani.

    La coca ? Per me costa troppo e non fa una mazza...

    Continuo a dire ai giovani, sia ragazzi che ragazze, che la dopamina rilasciata
    da baci e altri atti sessuali felicemente e consapevolmente compiuti, è la miglior sostanza che esista.

    e non prendetemi per romantico... :-D

  5. #5
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    interessante replica

    Non vorrei portare però la discussione sulla teoria sistemica: neanch'io credo ad un unico grande fratello, ma alla lotta di più lobby con interessi e mezzi diversi e la cocaina forse attualmente è tanto diffusa perche funziona meglio nell'assetto attuale della società (utopisticamente non mi piace ne la deriva della società attuale ne l'idea di farmi di coca per essere al passo coi tempi)

    é vero che le droghe sono sempre esistite, ma gestite attraverso ritualità e simboli, che delimitavano l'uso, dall'arte, alla religione o almeno a certi espressioni culturali o rappresentazioni (come riportato nelle tipologie)

    si è sgretolato ciò con la trasversalità della coca (ma è solo un ipotesi): attraverso più gruppi, non solo con più ritualità e simboli, ma forse senza alcuna e dunque nessuna cultura (che rechi in se simboli e pratiche) che la gestisca

    e questo che non riesco a capire, il dire che la coca fa più male del fumo è solo una posizione ideologica di chi apprezza, ha provato, e ha condiviso la cultura del fumo (ad esempio credo che non faccia praticamnte nulla, e l'alcool invee possa essere devastante, ma anche su questo vi consiglio un saggio on line diPeter Coehen, appena trovo il link, ve lo aggancio)

  6. #6
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    cut & paste

    \" forse attualmente è tanto diffusa perche funziona meglio nell'assetto attuale della società \"

    vale anche x gli anni 80 con gli eroinomani?

    a proposito che fine han fatto, dovremmo forse chiamarli metadonomani ( eroina di stato ), ora sono ghetizzati in zone delimitate, domani avremo le stanze del buco....... ma è un altro discorso x dire che l'eroina non fa + business.
    La disinformazione fa in modo che sia il mercato nero a dettare le leggi e non la domanda, ( la legge lo dice :\" le droghe sono tutte uguali \") le piazze del fumo diventano piazze della coca come 15 anni fa diventavano dell'eroina, e il proibizionismo alimenta tutto cio.
    La globalizzazione ha fatto in modo che le lobby divenissero un grande fratello, o forse il contrario l'accordo fra le lobby ha creato il grande fratello?

    ciao
    logos12



    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: logos12 il 08-06-2006 20:48 ]

  7. #7
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    MI hai fatto pensare logos 12
    Forse la risposta potrebbe essere:
    negli anni 80 non si entrava in depressione se non si avevano le Nike e il yuppismo e nato proprio in quegli anni, quindi la società è velocemente cambiata

    Per il resto,vermante, le mie domande e perplessità sono di uno che sull'argomento non ne sa praticamente nulla, lo sto \"leggendo\" da poco più di un mese, ma è una sorta di ribellione, quando mi sono accorto, che molti di quelli che studiano e insegnano sociologia non conoscono la società veramente attuale, ripeto quello che ho detto nell'incipit: l'essere stato a contatto con certe realtà , per un certo tempo, non averle lette, mi ha posto l'attenzione su,
    per questo ho bisogno di testimoanianze di persone che hanno visto, perchè quello che mi hanno detto, dalla parte dei sanitari, è appunto di parte

    Sugli eiromani anni 80, mi ha raccontato qualche tempo fa un operatore di strada, chi non è uscito, ne ha fatto una scelta di vita, alternativa e solitaria a quella gli veniva imposta dalla soceità e non poche volte da famiglie bene e mi ha raccontato alcuni di questi casi. Altro non saprei.

    Cercando il link su COhen ho trovat oquesto
    http://www.fisu.it/wcm/fisu/sezioni/...portDroghe.doc
    che non ho lancroa etto
    mentre quello che ho letto è
    http://www.cedro-uva.org/lib/cohen.social.it.html








  8. #8
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    \" the corporation \"
    http://www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000337
    C'è il documentario in italiano scaricabile dal mulo

    cut & paste
    \"Sugli eiromani anni 80, mi ha raccontato qualche tempo fa un operatore di strada, chi non è uscito, ne ha fatto una scelta di vita, alternativa e solitaria a quella gli veniva imposta dalla soceità e non poche volte da famiglie bene e mi ha raccontato alcuni di questi casi.\"

    Io fino ad alcuni anni fa ero convinto che l'eroina non era + di \" moda \", non si trovano + \"spade\" abbandonate e tossici x strada, finche non ho incontrato un amico ( operatore di strada ) che a questa affermazione mi ha risposto:
    \" eroina? li copriamo noi con il metadone, non hanno + bisogno di eroina non la sentono, x le spade gli diamo noi quelle nuove se ci tornano le vecchie, e se non escono da questi ghetti nessuno gli rompe i coglioni.
    Scelta di vita? come x tutte le cose dipende se hai i soldi?
    La societa'? occhio non vede cuore non duole.
    Fino al famoso referendum ( compreso ), stavamo andando nella direzione giusta poi ci siam fermati e con la fini - joe vanardi un bel salto indietro.

    ciao
    logos12

  9. #9
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    C'e' chiaramente una logica commerciale, se mi faccio di canapa, se sono giovane (minorenne) la compro in piazza/ ai giardini dal pusher che cercherà prima o poi di piazzarmi mini-buste di coca da 20,30,50,100 euro.
    Il frazionamento della coca è una chiara strategia di vendita: i pischelli non hanno grandi disponibilità e cercano il prezzo. Mischiare coca con anfetamine e mannite abbassa ancora più il prezzo, il consumatore è confortato dalla mancanza di sintomi e dalla conoscenza di un'altra \"droga\" che non gli causa effetti a posteriori (sicuramente meno delle pastiglie o francobolli vari) il minorenne inoltre è completamente disinformato, ma sa quello che ha provato sulla sua pelle (la canapa) e comunque se ne fotte, grazie alla famosa incoscienza adolescenziale.
    Pippare la cocaina è abbastanza diffuso e generalmente viene accettato se non addirittura invidiato il consumo: la mia storia personale è ricca di conoscenze femminili ben carrozzate che la davano via per cena + disco + pippata senza essere delle troie, ma semplicemente perchè è (mal)costume condiviso..
    Poi si arriva ai 20,25,30 anni e oltre, oltre.. cambia l'assunzione: si tenta di aumentare le performance e invece aumentano le frustrazioni, le incazzature, ci si rende conto che 1 grammo a week end influisce pesantemente sullo stipendio, che la coca ti dà dipendenza al punto da sentirti merda se non tiri... subentra il senso di inadeguatezza, l'aggressività ingiustificata e collerica, le difficoltà di comunicazione, perchè si va a una velocità diversa.
    Di base, visto che dici che siamo aperti e senza pregiudizi, ritengo che un consumo consapevole delle varie sostanze sia possibile e fisiologicamente accettabile entro certi limiti, purtroppo il mondo è pieno di deboli,ignoranti e teste di cazzo.

    .. e mao mao 8-)

  10. #10
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    ti ringrazio pelaus2
    mi sto convincendo ahime che basterebbe qualche conoscenza economica e di marketing per spiegarne il successo e la diffusione

    \"Poi si arriva ai 20,25,30 anni e oltre, oltre.. cambia l'assunzione: si tenta di aumentare le performance e invece aumentano le frustrazioni, le incazzature, ci si rende conto che 1 grammo a week end influisce pesantemente sullo stipendio, che la coca ti dà dipendenza al punto da sentirti merda se non tiri... subentra il senso di inadeguatezza, l'aggressività ingiustificata e collerica, le difficoltà di comunicazione, perchè si va a una velocità diversa. \"
    Mi interessa molto questo punto.
    Amici che erano dentro il giro (chiedo venia per termini da film anni 80, ma per un pò è come se avessi vissuto altrove) ne sono usciti uscendo appunto dal giro e magari non disdegnando ritorni ogni 6 mesi..
    Quello che mi interessa, ma se diventa così diffusa, poi si riesce ad uscirne, una volta che si è abituati almeno 1 volta alla settimana e se la trovi venduta asisieme ai dvd pirata e tutti intorno i tuoi amici la tirano?

    E poi come ti condiziona e ti relazioni agli altri: selezioni il gruppo, amici e partner in base alle pratiche di consumo?

    \".. e mao mao\" il mio studio sullo slang giovanile non è arrivato ancora al mao mao, magari apro una discussione in un forum per capire che vuol dire

    Thank's
    H. Schnier



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