...e per fortuna che c'e' anche Costa a Vienna!!! :-o

DROGA:COSTA,MAGGIORE FERMEZZA IN CONTROLLO MERCATO CANNABIS
(ANSA) - VIENNA, 13 MAR - La produzione di oppio e di coca
nel mondo e' in calo, ma la \"buona notizia\" non si estende al
mercato illecito della cannabis, che continua ad aumentare: lo
ha detto Antonio Costa, segretario generale della Commissione
stupefacenti delle Nazioni Unite, che ha chiesto ai Paesi \"una
maggiore fermezza nel controllo di questa che e' \"la catena
debole nella catena globale del controllo della droga\".
Intervenendo alla sessione annuale della Commissione, Costa
ha anche esortato i governi a un approccio piu' coerente
rispetto al problema del controllo sulla droga, altrimenti \"si
inviano segnali confusi alla gente\". \"Un giorno la cannabis
viene classificata in un certo modo - ha detto - il giorno
seguente in un altro; un giorno l'abuso e' un reato, il giorno
seguente no; un giorno agli studenti vengono fatti i test
anti-droga nelle scuole, il giorno seguente questa viene
considerata una violazione della privacy; un giorno i coffee
shop vendono marijuana legalmente, il giorno dopo i proprietari
dei negozi vengono arrestati quando comprano la droga per
rifornire i loro magazzini\".
Inoltre, Costa ha stigmatizzato il comportamento
\"irresponsabile\" di manager, modelle, vip, che \"si vantano
del loro consumo di droga a parole e nei fatti\", e questo \"non
e' aiutato dai mass media, che talvolta suggeriscono che il
consumo di droghe fa tendenza\".
Il segretario generale dell'Unodc ha quindi fornito alcuni
dati sulla produzione mondiale di sostanze stupefacenti: la
coltivazione di coca e' scesa di un terzo negli ultimi 5 anni, e
si attesta intorno a 150 mila ettari (2004), con una produzione
di circa 650 tonnellate dalle circa mille del 2000. In calo
anche la produzione di oppio, con cifre simili a quelle della
coca. Uno dei maggiori successi della lotta alla coltivazione di
oppio, ha sottolineato Costa, e' quello del Laos, \"virtualmente
libero da coltivazioni di papavero da oppio\", che si aggiunge
quindi al successo gia' ottenuto in Vietnam nel 1997 e in
Thailandia nel 1992. Il grosso problema resta quello
dell'Afghanistan, che produce la quasi totalita' di questa
pianta: \"spero - ha detto Costa - che quel paese non sara'
lasciato alla droga come e' stato abbandonato alla violenza per
un quarto di secolo\".
Infine, Costa ha sottolineato l'importanza dello sviluppo
alternativo, cioe' degli aiuti che la comunita' internazionale
puo' dare ai coltivatori di droga per convincerli a convertire
le loro colture. Su questo, che e' il tema di questa sessione
della Commissione, ha esortato i Paesi alla generosita' nello
stanziamento dei fondi: \"lo sviluppo alternativo - ha
assicurato - non richiede tanto denaro per investimenti su larga
scala\". (ANSA)